Cina news: le reazioni di Pechino alle elezioni di Midterm
Difficilmente l’esito delle elezioni americane di midterm provocherà un’inversione di rotta rispetto all’attuale corso della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Almeno, è questa l’opinione di uno dei principali tabloid del paese asiatico, il Global Times. In un editoriale si motiva l’opinione con la ormai constatata natura bipartisan dell’ostilità di Washington verso la Cina.
Da un altro versante, più moderate sono state le reazioni istituzionali. La portavoce del ministero degli interni cinese Hua Chunying ha dichiarato che le elezioni americane sono un affare interno statunitense; insomma, la Cina non ha intenzione di esprimersi in materia.
Cina news: no comment istituzionale
Il tema è evidentemente molto delicato. Secondo il China Digital Times, portale che da anni copre l’attualità politica cinese cercando di portare alla luce i temi censurati, lo scorso 7 novembre sarebbe stata emessa una nuova direttiva da parte degli uffici di propaganda statali. Questa inviterebbe ad una copertura molto sobria delle elezioni americane, limitata al riferimento delle comunicazioni ufficiali.
Quanto sia elevata la tensione all’interno del PCC in merito al conflitto con gli Usa è rilevabile anche da altre parole pronunciate dalla Hua Chunying. Infatti, la portavoce ribadito l’importanza di riportare al più presto i rapporti sino-americani “sulla giusta direzione”.
Più importante, le parole di Hua riecheggiano quelle di Wang Qishan, braccio destro di Xi Jinping. Questi al Bloomberg New Economy Forum, in corso in questi giorni a Singapore, ha ribadito la necessità di negoziare una soluzione accettabile da entrambi i paesi sui temi economico-commerciali. L’intervento di Wang una mano tesa a Trump in vista dell’incontro previsto tra Xi e lo stesso Trump nel contesto del G20 di Buenos Aires di fine novembre?
Anche un altro membro di lungo corso del Politburo del Partito Comunista, Yang Jiechi, si è espresso sull’importanza che le parti “si preparino con cura al fine di dare esito positivo al meeting argentino”. Venerdì è in programma un meeting tra Usa e Cina sui temi della diplomazia e della sicurezza che è visto come un primo approccio verso il G20. I risultati di midterm difficilmente però impatteranno sui futuri incontri tra le due leadership.
Cina news: cambia poco nello scontro
Per analisti come Liu Wiedong della Chinese Academy of Social Sciences, citato sempre dal Global Times, la relativa debolezza di entrambi i partiti derivante dal voto condurrà verso una maggiore divisione sui temi riguardanti la politica interna piuttosto che sugli esteri.
Sempre il Global Times riporta una notizia apparentemente slegata ma in realtà centrale in questo discorso. Durante la CIIE, imprese cinesi del settore agroalimentare avrebbero firmato numerosi accordi per importare soia da paesi latinoamericani. Ovvero, stanno diversificando le fonti del proprio import finora centrato quasi interamente su acquisti dagli USA.
L’impatto della guerra commerciale si è fatto sentire infatti fortemente proprio sui coltivatori americani; questi ultimi penalizzati dalle contro-tariffe del 25% imposte da Pechino in risposta a quelle americane. Il voto di midterm in distretti elettorali americani la cui economia è basata sulla soia ha mostrato questa insofferenza alle tariffe, riporta ad esempio Owen Churchill sul South China Morning Post.
Molti distretti storicamente repubblicani in stati come l’Illinois sono stati infatti molto vicini al passare ai democratici, a seguito di campagne elettorali locali giocate proprio su questi temi. In passato Trump aveva dichiarato che la Cina stesse cercando di colpire la ricchezza degli agricoltori proprio a causa del loro appoggio nei suoi confronti; un appoggio risultato decisivo nelle elezioni del 2016.
Michele Mastandrea