Legge di Bilancio 2019: Riforma Coni inserita, cosa cambia per lo sport
Legge di Bilancio 2019: Riforma Coni inserita, cosa cambia per lo sport
La riforma del CONI sarà approvata insieme alla legge del bilancio. O almeno queste sono le intenzioni del governo secondo il sottosegretario Giancarlo Giorgetti. Le realtà sportive, almeno nelle intenzioni, possono sperare in una riforma piuttosto ampia, che dovrebbe godere di copertura finanziaria doppia rispetto all’anno scorso.
La riforma del CONI in legge di bilancio, in breve
In un’intervista per Primaonline Giorgetti ha innanzitutto ribadito la volontà di riformare l’attività dei procuratori sportivi, che troppo spesso, secondo lui, finiscono in conflitto di interessi. La riforma dovrebbe obbligare i procuratori sportivi a rappresentare solo una delle parti in causa.
Il decreto collegato alla legge di bilancio, che dovrebbe essere approvato in primavera dovrebbe riguardare estesamente le realtà sportive di medie dimensioni. Si comincia dall’introduzione delle imprese sportive, che dovrebbero porsi a metà strada fra le associazioni sportive, per i dilettanti, e le grandi imprese professionistiche.
L’obiettivo principale della riforma, quindi, sembra essere la Lega Pro di calcio, la vecchia Serie C, che secondo Giorgetti non può reggere. L’impresa sportiva, ponendosi in maniera intermedia fra le associazioni di dilettanti e le aziende di professionisti, dovrebbe agevolare il ritorno al semiprofessionismo. Questo permetterebbe alle associazioni sportive che vogliono crescere di avere un passaggio intermedio prima del professionismo vero e proprio.
Riforma dello sport in legge di bilancio, le altre misure
Altra misura interessante è quella del riconoscimento e della normazione della figura del professionista sportivo. Parliamo di istruttori e tecnici che svolgono le attività per conto proprio. Per loro dovrebbe essere introdotta una flat tax al 15%, una semplificazione di burocrazia e contabilità e il riconoscimento di diritti e tutele anche previdenziali.
Giorgetti ha anche assicurato una riforma della giustizia sportiva, ma non in legge di bilancio. Questi provvedimenti dovrebbero essere invece approvati con un emendamento del governo al dl fiscale. I contenuti, comunque, sono ancora oggetto di trattativa con il CONI. L’obiettivo è evitare il ripetersi del caos di questa estate, che ha portato alla formulazione di un campionato di Serie B con 19 squadre invece di 22.