L’annus horribilis di Giampiero Ventura. Ora quale futuro per l’ex CT?
L’annus horribilis di Giampiero Ventura. Ora quale futuro per l’ex CT?
In Italia, da più di un anno a questa parte, nominare Giampiero Ventura significa incorrere in reazioni tutt’altro che pacate da parte dei tifosi italiani.
La ferita della mancata qualificazione ai mondiali è ancora aperta e fa ancora male alla maggior parte dei sostenitori azzurri, che non riescono a perdonare il comportamento dell’allenatore genovese sia prima che dopo la disfatta del 13 novembre 2017 a San Siro contro la Svezia. Non a caso è additato dai più come il maggior responsabile del flop della nazionale che non è riuscita ad andare in Russia ai mondiali della scorsa estate.
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La breve avventura di Giampiero Ventura al Chievo
Il periodo da desaparecido di Ventura, durato ben undici mesi, è terminato lo scorso 10 ottobre, quando il Chievo lo ha voluto per sostituire l’esonerato Lorenzo D’Anna.
La notizia ha ovviamente destato tanto clamore tra la maggior parte delle persone, che non si aspettavano di rivederlo ancora una volta in Serie A, ma la voglia di allenare, anche a 70 anni, era troppa e da qui la decisione di tornare in panchina. La stagione del Chievo era già ad un bivio, dopo le polemiche extra campo estive e la classifica assolutamente non favorevole.
Dopo un solo mese però, le strade tra il club clivense e l’ex CT si sono separate senza possibilità di ritorno. Ventura ha infatti rescisso il proprio contratto che lo legava ai gialloblu per altri due anni, rinunciando così anche a tutto lo stipendio a venire, cosa che non aveva fatto quando Tavecchio lo esonerò dalla nazionale solo un anno fa, incassando una lauta buonuscita e aumentando a dismisura le polemiche nei suoi confronti.
Le motivazioni sarebbero state etichettate come “malessere di fondo”. La notizia ha fatto inveire lo storico capitano Sergio Pellissier, che in un post di sfogo sul proprio profilo Instagram non ha usato grossi giri di parole per descrivere la situazione e il suo pensiero in merito.
Le dimissioni sono arrivate, dapprima a voce, dopo pochi minuti dal termine di Chievo-Bologna della scorsa domenica, partita terminata 2-2 che ha permesso ai veronesi di cancellare il passivo in classifica. Il primo ad essere informato dallo stesso allenatore è stato il DS Giancarlo Romairone, seguito poi dall’intera squadra. A nulla è servito il tentativo del presidente Luca Campedelli di far cambiare idea al proprio mister e così facendo si è arrivati appunto alla rescissione consensuale del rapporto in essere.
Il futuro di Giampiero Ventura
Dopo la separazione dal Chievo, altri fiumi di polemiche arrivati da personaggi noti e da semplici tifosi e appassionati, che si sono scagliati per l’ennesima volta contro Giampiero Ventura. Da qui è arrivata la dura risposta dell’allenatore. Queste le sue parole riportate da La Gazzetta dello Sport:
“Questa volta non tollero menzogne. Mi sono dimesso non per i risultati, ma perché io e la società volevamo raggiungere la salvezza da due strade differenti e ho rinunciato a due anni di stipendio senza chiedere né pretendere alcunché. Non potevo obbligare la società a scegliere la mia strada per salvare il Chievo. Mi hanno riconosciuto solo questo mese di lavoro, questi sono i fatti. Faccio il mio in bocca al lupo al Chievo anche se ora le strade si dividono“.
Ora quale futuro starà progettando l’ex CT?
Difficile pensare di vederlo nuovamente in una panchina di Serie A, visti tutti gli ultimi precedenti in questi dodici mesi, ma non è da escludere però un’avventura all’estero più avanti. Lontano da quell’Italia ancora ferita e che difficilmente gli perdonerà mai la debacle dello scorso anno.