Bollo auto 2018: condono totale dal giudice di pace, come ottenerlo
La pace fiscale è già realtà e quindi anche il condono delle cartelle esattoriali relative al bollo auto e alle multe stradali. Le ultime notizie.
Condono giudice di pace, cosa può fare per il bollo auto
Forse non tutti sanno che la pace fiscale è già entrata in vigore, grazie a un pacchetto di misure consolidato tramite decreto legge (DL n. 119/18). Nel novero delle novità rientra anche il condono delle cartelle esattoriali notificate tra il 2000 e il 2010 e di importo inferiore a 1.000 euro, relative a tributi locali (Imu, Tasi, etc.), bollo auto e multe stradali.
Questo significa che dal 24 ottobre, i ruoli ancora attivi finiranno per essere annullati. Chi invece ha già saldato il proprio debito prima di quella data non vedrà alcun rimborso. Ovvero non gli saranno restituiti i soldi per l’imposta un tempo dovuta. L’attuale validità del condono è stata confermata anche da una recente sentenza, in cui il Giudice di pace ha annullato di fatto una cartella per il mancato pagamento del bollo auto e per la quale un contribuente aveva fatto ricorso.
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Ricapitoliamo. Nella pace fiscale c’è la misura che prevede il condono totale delle cartelle esattoriali notificate tra il 2000 e il 2010 di importi inferiori a 1.000 euro relativi a tributi locali, bollo auto e multe stradali non pagate. Tutte queste cartelle saranno annullate in automatico entro il 31 dicembre 2018, senza che il contribuente in debito debba fare alcunché. Gli importi inferiori a 1.000 euro dovranno essere comprensivi di sanzioni e interessi. Ma secondo le più recenti interpretazioni, gli importi sotto quella soglia si riferiscono al singolo ruolo (il bollo, l’Imu, etc.), e non all’intero elenco di ruoli comunicati, ad esempio, nella stessa cartella.
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Bollo auto: condono anche per Giudice di pace
Il fatto che il condono dei ruoli inferiori a 1.000 euro sia già legge è stato confermato da una recente sentenza stabilita dal Giudice di pace di Afragola. Come riporta La Legge Per Tutti, infatti, un contribuente aveva impugnato qualche tempo fa una cartella esattoriale che gli intimava di pagare i debiti derivanti da multe stradali non soddisfatte, ma le cui notifiche non erano mai arrivate e pertanto vigeva, secondo il contribuente stesso, la possibilità della prescrizione.
Il Giudice di pace ha però chiuso tempestivamente la questione, rispondendo a quanto contenuto nel decreto legge che ha ufficializzato l’annullamento di quelle cartelle entro la fine dell’anno. E al tempo stesso la non esigibilità dei crediti maturati.
Sarebbe stato dunque impossibile pronunciarsi sulla legittimità o non del contenzioso, viste le recenti modifiche legislative. Più precisamente “l’annullamento previsto per legge del debito opera con efficacia immediata e determina fin da subito la inesigibilità del credito mentre la sua cancellazione è differita per motivi tecnico contabili, alla data del 31 dicembre 2018”. Insomma, il Giudice di pace ha applicato quanto inserito nel DL fiscale n. 119/18 entrato in vigore lo scorso 24 ottobre. Nonostante manchi ancora la conversione in legge, infatti, la disposizione “ha forza di legge, deve ritenersi pienamente efficace” e pertanto va applicata. In conclusione, se la cancellazione avverrà definitivamente entro la fine dell’anno, mentre l’inesigibilità del credito è già efficace.
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