Violenza sugli uomini, quando è lui la vittima, i dati
Se ne parla pochissimo, ma il caso esiste. Capita che sia l’uomo vittima di violenza o molestie, e non solo la donna. Per mano di un altro uomo o anche della donna, anche la partner.
Accade meno di frequente, ma accade. Se ne è occupato l’ISTAT e vi sono state ricerche anche all’estero, per esempio in Inghilterra.
Nel nostro Paese il 18,8% degli uomini dice di avere subito molestie nel corso della vita, di cui il 6,4% negli ultimi 3 anni, e il 3,1% negli ultimi 12 mesi.
Si tratta naturalmente meno del 43,6%, 15,4%, e 7% di donne che rispettivamente nel corso della vita, degli ultimi 3 anni e dell’ultimo anno hanno subito lo stesso.
Ma esistono. E se scomponiamo gli ambiti in cui tali episodi vi sono stati vediamo che il caso più frequente è la molestia verbale, poi viene il pedinamento, sia per gli uomini che per le donne.
Se poi guardiamo a quando sono accaduti questi fatti, più si va sul recente, più diminuisce la distanza tra le statistiche sugli uomini e quelle sulle donne. Negli ultimi 12 mesi i primi hanno subito molestie nel 3,1% dei casi, le seconde nel 7%.
Violenza sugli uomini, meno casi ma spesso più frequenti per gli uomini
In alcuni casi, nelle molestie sui social, o nel furto delle credenziali sul web, o nell’atto di mostrare immagini pornografiche, tali atti sono successi magari a meno persone, ma più di frequente nel caso degli uomini, da 2 a 5 volte o più, e non semplicemente una.
La differenza, che naturalmente rimane tra i due sessi, diminuisce anche con l’aumentare dell’età. Dopo i 55 anni il rapporto è 2 a 1 tra molestie verso le donne e verso gli uomini, mentre si avvicina a una di 3 a 1 sotto i 24 anni.
In generale quando le vittime sono uomini vi è una maggiore uniformità nel corso delle età.
Violenza sugli uomini, il caso inglese
Nel Regno Unito l’indagine è stata svolta specificatamente sulle violenze domestiche. Secondo i dati del ministero dell’interno la differenza tra vittime maschili e femminili era nel 2017 ai minimi degli ultimi anni.
Vi erano state l’anno precedente 191 donne uccise da mariti, fidanzati o ex. Ma anche 32 uomini uccisi dal proprio partner uomo, 40 uomini uccisi dal partner donna, 1 caso di donna uccisa dalla propria compagna.
Nel caso degli abusi tra le mura domestiche che non terminano con un omicidio, vi è una tendenza al calo negli anni, con un avvicinamento tra la proporzione di vittime maschili e femminili.
Qui la distanza in effetti appariva piccola nel 2017. Il 7,5% circa delle donne ha subito abusi, contro circa un 4,5% degli uomini.
Vi è quindi una conferma di alcuni fatti, ovvero della prevalenza femminile tra le vittime di molestie ed abusi, dentro e fuori le mura domestiche. E allo stesso tempo di una presenza, crescente nel caso inglese, di vittime maschili che non sono un rumore statistico trascurabile. Ma che sono in base ai casi il 20-40% di coloro che subiscono violenza in varia forma.
Il fenomeno è più sotterraneo. Oltre a non essere affrontato sui media in modo proporzionale a quanto lo sia la violenza contro le donne, è spesso trascurato anche nelle sedi giudiziarie. Soprattutto per la tendenza dell’uomo a denunciare meno, per evitare un facile stigma.
È probabile, ma non scontato, che in futuro le cose cambieranno.