Bonus Inps asilo nido da 1000 euro, come funziona
Dopo aver parlato in questo nostro articolo del bonus bebé parliamo del Bonus asilo nido 2019. Infatti anche il prossimo anno l’ Inps concederà il contributo di massimo 1.000 euro, per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati e di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche. Il bonus è, come detto, corrisposto direttamente dall’INPS su domanda del genitore. La misura rientra nell’ ambito degli interventi normativi a sostegno del reddito delle famiglie. Con le precedenti manovre erano stati definiti gli stanziamenti. 300 milioni di euro per il 2019 e 330 milioni di euro per il 2020.
Termine delle domande: sino al 31 dicembre 2018 sarà possibile per l’ anno in corso richiedere il contributo per il pagamento delle rette di asili nido pubblici e privati autorizzati e per forme di assistenza domiciliare. Si attendono comunicazioni dall’ Inps per l’ anno 2019 (nel 2018 il termine di avvio è stato il 29 gennaio). Importante sottolineare che le famiglie possono accedere al bonus senza vincoli rispetto al reddito e all’ indicatore Isee. Ed evidenziare la incompatibilità tra bonus e detrazione fiscale per spese sostenute per l’ asilo nido.
L’importo del buono nido è incompatibile con la detrazione fiscale spettante per le spese per la frequenza dell’asilo nido.
Bonus asilo nido 2019: informazioni sulla domanda
Nella domanda è necessario specificare per cosa è richiesto il beneficio. Infatti può riferirsi al pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati. O alla introduzione di forme di assistenza domiciliare a favore dei bambini, di età inferiore a tre anni, affetti da gravi patologie croniche (“Contributo per introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione”).
La domanda può essere presentata online all’INPS attraverso il servizio dedicato o tramite i numeri Inps (contact center) o enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi. In caso di richiesta per più figli dovranno essere inviate più domande, pari al numero dei figli.
Alla presentazione della domanda va allegata la documentazione che dimostra il pagamento almeno della retta relativa al primo mese di frequenza per cui si richiede il beneficio. Oppure, nel caso di asili nido pubblici che prevedono il pagamento delle rette posticipato rispetto al periodo di frequenza, la documentazione da cui risulti l’iscrizione o comunque l’avvenuto inserimento in graduatoria del bambino.
La prova dell’avvenuto pagamento potrà essere fornita tramite le seguenti modalità:
- ricevuta;
- fattura quietanzata;
- bollettino bancario o postale;
- per i nidi aziendali, tramite attestazione, da parte del datore di lavoro o dell’asilo nido, dell’avvenuto pagamento della retta o trattenuta in busta paga.
Nell’ipotesi in cui il richiedente intenda accedere al bonus per l’introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione, dovrà allegare, all’atto della domanda, un’attestazione rilasciata dal pediatra di libera scelta, che dichiari per l’intero anno di riferimento, “l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica”. In tale ipotesi l’Istituto erogherà il bonus in un’ unica soluzione.
Bonus asilo nido 2019: cadenza mensile o unica soluzione di pagamento
Chi può presentare la domanda? Il genitore di un minore nato o adottato dal 1° gennaio 2016. Il bonus asilo nido ha cadenza mensile, per un importo massimo di 90,91 euro destinato direttamente al beneficiario che ha sostenuto il pagamento, per ogni retta mensile pagata e documentata.
Nel caso di bonus per le forme di supporto presso l’ abitazione l’ importo totale di 1.000 euro viene erogato in un’ unica soluzione. La modalità di trasferimento del bonus asilo nido può avvenire con bonifico domiciliato, accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata con IBAN. Ciò varia a seconda di quanto richiesto nella domanda.
Bonus asilo nido 2019, cosa fare per non perdere il beneficio
Ogni mese chi percepisce il bonus deve dichiarare e confermare la validità dei requisiti rispetto alla presentazione della domanda. Cosa può determinare la decadenza? La perdita della cittadinanza, il decesso del genitore richiedente oppure la decadenza dall’ esercizio della responsabilità genitoriale, affidamento esclusivo del minore al genitore che non ha presentato la domanda (affidamento del minore a terzi).
Chiaramente in alcuni dei casi descritti il beneficio del bonus asilo nido può passare ad un soggetto diverso. Ciò avviene qualora per quest’ultimo sussistano i presupposti di legge per accedere al premio alla data di presentazione della prima domanda. I termini previsti per il subentro sono fissati improrogabilmente entro 90 giorni dal verificarsi di una delle cause di decadenza sopra riportate.
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