Tassi mutui novembre 2018, fisso o variabile
Mercati in agitazione, conseguenze sul mutuo. Chi lo ha già aperto e il piano è ancora in corso non corre rischi. I problemi potrebbero verificarsi per chi ha intenzione di aprire un mutuo oggi. Problemi tra virgolette, perché basta dare uno sguardo alle offerte attuali per capire chi ha ritoccato al rialzo i tassi sui mutui. Non stiamo parlando di grandi ripercussioni economiche sulle tasche dei cittadini, tuttavia il trend parla piuttosto chiaramente, denotando una certa correlazione con le tensioni sui mercati. Ma tra mutui a tasso fisso e a tasso variabile oggi, come orientarsi al meglio e quali sono i migliori da aprire?
Mutuo novembre 2018: le ultime notizie
Con lo spread ancora sopra i 300 punti e le tensioni tra Bruxelles e governo italiano sulla Manovra 2019, la situazione resta ancora incerta. Non si hanno ripercussioni drammatiche, ma l’Abi mette in guardia. Mantenere lo spread Btp-Bund sopra i 300 punti infatti non farebbe bene all’economia. Qualora non siano previste riduzioni, “si avrà un impatto sul patrimonio delle banche, un aumento del costo della raccolta e quindi dei finanziamenti a famiglie e imprese oltre a una loro riduzione”. È quanto ha spiegato il vicedirettore generale dell’Abi, Gianfranco Torriero. Finora la situazione si è mantenuta calma grazie a Mario Draghi e all’intervento della Bce, ma quando quest’ultimo terminerà allora si potrebbero avere conseguenze importanti. A meno che lo spread non scenda sotto i 300 punti, soglia “critica” superata la quale potrebbero esserci maggiori preoccupazione sul fronte finanziario.
Mutuo novembre 2018: la mappa dei rialzi
Come riferisce Adnkronos, a novembre si è registrata una importante serie di rialzi. “Il Gruppo UBI ha aumentato gli spread sui mutui a tasso fisso di 15 punti base in caso di acquisto e 40 punti base in caso di surroga”. Anche Unicredit prende parte alla carrellata di rialzi, con l’aumento dei TAN tra i 15 e i 50 punti base e l’incremento degli spread variabili di 20 punti base. Inoltre “Webank ha aumentato gli spread dei mutui a tasso fisso tra i 20 e i 30 punti base in caso di acquisto e tra i 20 e i 25 punti base in caso di surroga”.
Tra le banche comprese nel novero anche Banca Sella, che ha aumento lo spread dei mutui a tasso variabile di 10 pb e incrementato il TAN decennale per i mutui a tasso fisso di 20 pb; aumenti esigui per il TAN sui mutui 15-20 anni (5 pb). E riduzione sempre di 5 punti base per i TAN sui mutui a 25 anni.
Aumenti sugli spread dei mutui anche per MPS: 10 punti base per il tasso fisso e 20 punti base per il tasso variabile”. Incrementi anche per Crédit Agricole, con i mutui a tasso fisso tra i +3 e i +15 punti base e con i mutui a tasso variabile di 10 punti base (+15 punti base in caso di surroga). Infine “Intesa Sanpaolo ha aumentato i TAN a tasso fisso tra i 3 e i 10 punti base in caso di LTV inferiore o uguale all’80%”.
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Mutuo novembre 2018: i migliori da aprire
Affidandosi al simulatore di MutuiSupermarket, Adnkronos consiglia (a oggi) di affidarsi a Credem, Hello Bank, Intesa Sanpaolo, BNL e WeBank per accendere un mutuo a tasso variabile. Chi invece ha intenzione di contrarre un mutuo a tasso fisso potrebbe puntare su BPER, Credem, Crédit Agricole e Webank. Grazie ai simulatori dei siti di comparazione presenti sul web, sarà comunque possibile farsi un’idea del miglior mutuo da aprire al momento, prendendo in considerazione il nostro profilo e la città in cui viviamo. Il consiglio resta sempre quello di affrettarsi prima di eventuali rialzi importanti. “Le banche stanno anche aggiustando gli aumenti sul tasso finito di offerta sul fisso”, spiega il sito. “Le offerte sui tassi variabili non sembrano mutate, gli spread sono rimasti uguali, ma le banche potrebbero correggerli al rialzo”.
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