Cristallizzazione età pensionabile 2019, chi ne ha diritto
Quando si raggiunge l’età pensionabile e si maturano i requisiti per andare in pensione, questi si cristallizzano. Ciò significa semplicemente che se nel 2018 si raggiungono i requisiti per la pensione anticipata o di vecchiaia sarà possibile sfruttare questo diritto anche successivamente. Per fare l’esempio di quest’anno, nell’ipotesi in cui nel 2019 ci sia l’aumento dei requisiti dell’età pensionabile in base all’aspettativa di vita, il soggetto che ha maturato i requisiti nel 2018 non sarà toccato da tali modifiche. Semplicemente perché nel 2018 ha raggiunto tali requisiti secondo la normativa allora vigente. Per questo motivo tale meccanismo è definito cristallizzazione.
Età pensionabile e cristallizzazione: come funziona
Alla luce di quanto sopra riportato, se sono raggiunti i requisiti per la pensione a novembre 2018, la persona può decidere se andare in pensione subito o nel 2019. Ma in quest’ultima eventualità non sarà soggetto a modifiche di età pensionabile o contributiva. Questi requisiti sono infatti stati maturati l’anno precedente, con regole diverse, ed eventuali modifiche all’età pensionabile o contributiva non intaccheranno quel traguardo raggiunto.
Età pensionabile e cristallizzazione: conseguenze sull’importo
Naturalmente, se il nostro pensionando decide di far slittare la sua uscita dal lavoro qualche mese dopo, verserà più contributi. E quindi l’importo dell’assegno risulterà più elevato. Ovviamente più la differenza di pochi mesi è esigua, meno rilevante sarà la differenza economica sull’assegno. È lo stesso discorso per Quota 100: chi esce a 62 anni e 38 di contributi prenderà molto di meno rispetto a chi uscirà secondo quanto prevede la misura ordinaria.