Verso il Pallone d’Oro 2018: El Kun Sergio Aguero, genio albiceleste
Anche quest’anno Sergio Aguero è presente nella lista dei 30 finalisti per il Pallone d’Oro: per lui è la sesta volta. La prima apparizione è quella del 2008, risalente ai tempi dell’Atletico Madrid, poi seguono quelle del 2011, 2012, 2015, e 2016. Curioso però che in nessuna di queste è mai riuscito ad arrivare nella top 10 almeno in un’edizione. Da ormai 10 anni è uno dei migliori attaccanti al mondo, pedina fondamentale del Manchester City e della nazionale argentina.
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Verso il Pallone d’Oro 2018: l’ultima annata di Sergio Aguero
E’ stata un’altra annata piena di gol per El Kun: ben 30 gol con la maglia dei citizens, affermandosi come capocannoniere della sua squadra. Grazie anche alle sue marcature, il Manchester City ha dominato la Premier League, arrivando a quota 100 punti con un +19 rispetto al Manchester United secondo classificato. Deludente anche quest’anno però in Champions League: infatti il City è uscito ai quarti di finale contro il Liverpool, capace di vincere sia ad Anfield con un netto 3-0, sia all’Etihad Stadium 2-1. La competizione dalle grandi orecchie è quella in cui il Kun non è mai riuscito a brillare più di tanto e probabilmente è proprio questo il tassello mancante che avrebbe permesso ad Aguero un ulteriore salto di qualità.
Negativa anche la spedizione in Russia, dove l’Argentina ha fatto una delle apparizioni peggiori nella loro storia ai mondiali. Dopo essere passati come secondi nei gironi, con una fatica enorme, sono usciti agli ottavi contro la Francia perdendo 4 a 3. Proprio in questa partita Aguero ha trovato un gol inutile ai fini del risultato nell’ultimo minuto di recupero.
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Verso il Pallone d’Oro 2018: la carriera del Kun Sergio Aguero
Nato a Buenos Aires, comincia la sua carriera nell’Independiente, che lo fa debuttare all’età di 15 anni e 35 giorni, rendendo Aguero il giocatore più giovane ad esordire in Primera Division argentina. Il Kun fa vedere ottime cose e a soli 17 anni partecipa ai mondiali under 20 nei Paesi Bassi. In questa competizione riesce a mettersi in luce insieme al suo connazionale Lionel Messi. Nella primavera del 2006, Aguero vuole fare il salto di qualità e lo fa cercando l’esperienza in Europa: così l’Atletico Madrid lo acquista per la cifra di 25 milioni di euro.
Coi colchoneros esplode definitivamente e realizza 74 gol in 175 presenze. Tanti gol ma neanche troppi rispetto a quelli che fa oggi, questo perché in Spagna era più una seconda punta che supportava attaccanti come Fernando Torres e Diego Forlan. Nel 2011 il Manchester City paga la clausola rescissoria di 45 milioni di euro e si assicura il talento argentino. Diventa il miglior marcatore nella storia dei blu di Manchester, una vera e propria macchina da gol, ormai diventato una prima punta.
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Verso il Pallone d’Oro 2018: il palmarès di Sergio Aguero
Ora Sergio Aguero ha 30 anni e il suo palmarès è pieno di trofei. Ha vinto 3 Premier League, 2 Community Shield, 3 Coppe di lega Inglesi, 1 Europa League e 1 Supercoppa UEFA. Con la nazionale invece ha vinto l’olimpiade del 2008 a Pechino e 2 mondiali under 20.
Ma non solo, sono arrivati anche tanti argenti e tante finali perse in nazionale. Si ricordano le finali di Copa America perse entrambe contro il Cile nel 2015 e 2016, ma la delusione più grande però è arrivata nel 2014, con la finale dei mondiali persa al Maracana contro la Germania. Insomma Aguero è un grandissimo giocatore, al quale però è mancato qualcosa per essere fra i giocatori più forti al mondo. Pesano le delusioni con la nazionale maggiore argentina, con la quale non è riuscito a vincere nulla. Ma ancor di più, pesa la mancanza in bacheca della Champions League.