Boeri contro Salvini sulle pensioni Quota 100
Pensioni ultima ora: il sottosegretario Claudio Durigon risponde per le rime a Tito Boeri. Il Presidente dell’ Inps pochi giorni fa è tornato sul tema della previdenza esternando le sue preoccupazioni per le conseguenze delle scelte del Governo. In particolare, per l’ economista ci sarebbe un’ incongruenza tra la portata delle misure e le risorse stanziate a mo’ di coperture economiche. Si tratta dell’ ennesima occasione di acceso confronto tra Boeri ed esponenti dell’ esecutivo Conte e della maggioranza composta da M5S e Lega.
Pensioni ultima ora, Durigon: da Boeri balla pericolosa
La risposta di Durigon è abbastanza netta. In un’ intervista al giornale La Verità il sottosegretario spiega che quanto dichiarato da Boeri “è una balla pericolosa”. Quota 100 darà la possibilità di andare in pensione a chi avrà raggiunto due requisiti: 62 anni e 38 anni di contributi versati.
Entrando nel merito delle proposte di prossima applicazione rispetto al timore di Boeri circa un assalto degli uffici Inps Durigon risponde: “Le nostre stime parlano di 200-300.000 cittadini in uscita al massimo. Comunque assumiamo anche dei dipendenti in più, proprio per potenziare l’ Inps”. Mentre rispetto al tema delle dimissioni del Presidente dell’ Inps l’ esponente della Lega afferma: “ Io preferirei solo che lui non dicesse balle. Il presidente dell’ Inps non può creare allarmismi ingiustificati”.
Pensioni ultima ora, Durigon: decreto pensioni blindato sino all’ ultima virgola
Inoltre Durigon motiva la necessità della riforma e ne ripercorre i punti salienti. “ Questa riforma non nasce per gioco, avevamo un problema sociale enorme ereditato dalla Fornero“. E aggiunge per esemplificare come, da un lato, “ abbiamo anziani, spesso già senza lavoro, che non riuscivano ad andare in pensione”. Dall’ altro, invece, “ ci sono i giovani: anche loro senza lavoro, che non riescono ancora a essere assunti. Quando si finirà di raccontare balle si scoprirà una cosa semplice e bellissima: questa riforma conviene ai giovani, ai vecchi, a chi vuole andarsene prima, e a chi vuole restare”
Infine, sulle risorse necessarie e sui tempi offre indicazioni importanti. “ Nel primo anno spenderemo sicuramente meno di 7 miliardi. Nel secondo un po’ di più”. E rispetto alla presentazione del decreto, Durigon rivela: “il decreto è già scritto, condiviso tra gli alleati, blindato fino all’ultima virgola“. “ Sarà presentato in un momento comunicativo appositamente dedicato. È un passaggio cruciale nella comunicazione del Governo, e deve essere comunicato insieme al reddito”.
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