Dipendenti pubblici o privati, a chi spetta l’ assegno di invalidità
Di assegno di invalidità Inps abbiamo già parlato (qui in riferimento alla possibilità di continuare a lavorare) ma proviamo ulteriormente a chiarire alcuni aspetti. In questo caso infatti vediamo chi può beneficiare della misura. Prima ricapitoliamo il funzionamento, come si ottiene e chi può farne richiesta. Innanzitutto ribadiamo che si tratta di una prestazione economica, erogata a domanda, in favore di coloro la cui capacità lavorativa è ridotta a meno di un terzo a causa di infermità fisica o mentale.
Assegno di invalidità Inps, a chi è rivolto
L’ Inps, come si legge sullo stesso sito dell’ Istituto, concede l’assegno ordinario di invalidità ai lavoratori dipendenti; lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri) e lavoratori iscritti alla gestione separata.
L’ assegno ordinario di invalidità decorre dal 1° giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda se risultano soddisfatti tutti i requisiti richiesti sia sanitari sia amministrativi e ha validità triennale. Quali sono i requisiti? Oltre alla riduzione della capacità lavorativa di meno di 1/3 a causa di infermità fisica o mentale sono richiesti i requisiti contributivi. Cioè almeno 5 anni di contribuzione (260 settimanali), dei quali minimo 3 (156 settimanali) negli ultimi 5 anni antecedenti la domanda.
Assegno di invalidità Inps, altre info utili
Il beneficiario può chiedere il rinnovo prima della data di scadenza. Dopo tre riconoscimenti consecutivi, l’ assegno di invalidità è confermato automaticamente, salvo le facoltà di revisione. L’erogazione dell’assegno è compatibile con lo svolgimento dell’attività lavorativa.
Al compimento dell’età pensionabile e in presenza di tutti i requisiti, l’ assegno ordinario di invalidità viene trasformato d’ ufficio in pensione di vecchiaia. Invece rispetto all’ importo dell’ assegno di invalidità va ricordato che è determinato con il sistema di calcolo misto che prevede che una quota sia calcolata con il sistema retributivo e una quota con il sistema contributivo oppure, se il lavoratore ha iniziato l’attività lavorativa dopo il 31 dicembre 1995, con il sistema contributivo.
Assegno di invalidità, differenze tra lavoratori settore pubblico e privato
A chi spetta l’ assegno? Ci sono differenze tra lavoratori del settore pubblico e del settore privato? La risposta è si. Infatti ai dipendenti pubblici sono riconosciuti trattamenti diversi per inabilità che si differenziano in base ai requisiti di accesso.
Per cui i lavoratori del settore privato hanno la possibilità di richiedere l’ assegno di invalidità. Mentre le prestazioni di invalidità riservate ai lavoratori del settore pubblico sono: inabilità assoluta e permanente alla mansione, inabilità assoluta e permanente a proficuo lavoro e infine inabilità assoluta e permanente a qualsiasi attività lavorativa. I lavoratori del settore pubblico possono accedere all’ aspettativa per infermità e possono essere dispensati dal servizio tramite il collocamento in pensione.
Per i dipendenti del pubblico impiego è possibile accedere alla prestazione di invalidità solo previa ‘ dispensa per inabilità’ da parte dell’amministrazione di appartenenza, dopo l’ accertamento di uno stato invalidante tale da non consentire più nessun proficuo lavoro.
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