Pensione anticipata 2019: come uscire senza 38 anni di contributi
Pensione anticipata 2019: in attesa dell’entrata in vigore ormai imminente di Quota 100 vediamo altri casi come la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata
Uscita anticipata con meno di 38 anni
Il dibattito sulle pensioni entra sempre più nel vivo. E si avvicina l’ entrata in vigore delle misure previste dal Governo Conte. La maggioranza composta da MoVimento 5 Stelle e Lega ha inserito nel programma del ‘ Governo del cambiamento’ il superamento della riforma Fornero. E a breve darà seguito all’ impegno assunto. Nel corso degli ultimi mesi alcuni esponenti del governo, a partire dal Presidente del Consiglio, hanno spiegato che si tratterà di misure graduali. La prima sarà Quota 100. Ovvero un meccanismo che consentirà dal 2019 di accedere all’ età pensionistica a tutti coloro che avranno raggiunto due requisiti di base: 62 anni di età e 38 anni di contributi versati.
Pensione anticipata 2019, quali strade per andare in pensione senza 38 anni di contributi
Molti lavoratori che nel 2019 non avranno ancora raggiunto i requisiti si domandano se ci siano altre strade utilizzabili per accedere alla pensione. La risposta è sì ma chiaramente dipende dai casi. Infatti bisogna aver raggiunto alcune condizioni rientranti in una delle opzioni previste dalla normativa in vigore.
Una delle possibilità a disposizione dei lavoratori è data dalla cosiddetta Rendita Integrativa Temporanea Anticipata (RITA).
Pensione anticipata 2019, la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata (RITA)
Grazie alla RITA il lavoratore può decidere di percepire una parte o tutto il montante previdenziale sotto forma di rendita, fino alla data di maturazione della pensione di vecchiaia. Per chi aderisce alla previdenza complementare, la RITA rappresenta un’alternativa interessante all’ Ape perché non ha costi bancari o assicurativi. Ciò che si riceverà prima non si avrà più al momento del pensionamento. Vediamo di seguito quali sono le condizioni necessarie per accedere a questa forma di pensione anticipata.
- Cessazione dell’attività lavorativa;
- maturazione dei requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia entro un massimo di 5 anni;
- anzianità contributiva di almeno 20 anni nel regime obbligatorio di appartenenza;
- almeno 5 anni di partecipazione alle forme pensionistiche complementari
Oppure in alternativa:
- un periodo di inoccupazione superiore a 24 mesi;
- maturazione dei requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia entro un massimo di 10 anni.
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Pensioni notizie oggi, APE sociale e APE Volontario
Altre strade percorribili sono l’APE sociale e l’ APE Volontario. Nel primo caso come riporta lo stesso sito Inps parliamo di una “ indennità di natura assistenziale a carico dello Stato erogata dall’ Inps a soggetti in stato di bisogno che abbiano compiuto almeno 63 anni di età e che non siano già titolari di pensione diretta. L’ indennità è corrisposta, a domanda, fino al raggiungimento dell’ età prevista per la pensione di vecchiaia o dei requisiti per la pensione anticipata”.
L’ APE Volontario, invece, è un “ anticipo finanziario a garanzia pensionistica. Si tratta di un prestito commisurato e garantito dalla pensione di vecchiaia, erogato dalla banca in quote mensili per 12 mensilità che il beneficiario otterrà alla maturazione del diritto. È riconosciuto in via sperimentale dal 1° maggio 2017 al 31 dicembre 2018 (articolo 1, comma 166 e seguenti, legge di bilancio 2017 e articolo 1, comma 162, legge di bilancio 2018)”.
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