Reddito di cittadinanza, ultima ora: modifiche in vista, chi perde il sussidio
Il Reddito di cittadinanza potrà essere percepito per un massimo di 18 mesi; poi potrebbe essere richiesta una verifica dei requisiti
Chi perde il reddito di cittadinanza alla fine
Bisogna evitare la procedura d’ infrazione, il governo dovrà concedere qualcosa a Bruxelles; d’ altronde, a farlo capire tutti i vertici della maggioranza, il futuro dell’ esecutivo non può essere impiccato da qualche decimale. Ecco, allora, che si pensa a qualche cambiamento sulle misure più in vista, Reddito di cittadinanza e Quota 100 in primis. In sostanza, l’ obiettivo è spostare circa 4 miliardi, lo 0,2% del Pil, dai tanto agognati provvedimenti agli investimenti oppure alla riduzione del deficit.
Reddito di cittadinanza: chi potrà percepirlo
Il capo pentastellato sta impiegando molto energie, tutte le volte che ne ha occasione, nel sottolineare che il reddito di cittadinanza non cambierà nella sostanza. Tuttavia, sembrano prepararsi delle modifiche alla proposta che prima di Natale dovrebbe essere esaminata dal Parlamento (per poi essere operativa ad aprile).
Vero è che resta invariato l’ importo dell’ assegno – pari a 780 euro comprensivo di 300 euro di “ quota affitto”, per i beneficiari singoli, se non in possesso di una casa di proprietà (l’ importo crescerà a seconda del numero di componenti del nucleo familiare) – e la soglia Isee stabilita a quota 9.360 euro annui.
D’ altra parte, nella scelta dei beneficiari verrà considerato il patrimonio immobiliare (fino a 30mila euro senza considerare la prima casa) e mobiliare (fino a 10mila euro per le famiglie con più di un figlio).
Reddito di cittadinanza: verifica dei requisiti
Il Reddito di cittadinanza potrà essere percepito per un massimo di 18 mesi; passato questo lasso di tempo potrebbe essere richiesta una verifica dei requisiti che in caso di esito positivo ne determinerà la proroga per altri 18 mesi. Si apprestano ad essere confermate le 8 ore di servizi sociali così come la partecipazione obbligatoria a corsi di formazione. Stessa cosa anche per il limite di 3 offerte di lavoro congrue all’ interno di un distretto produttivo.
Infine, altra importante novità potrebbe riguardare le imprese che assumono chi percepisce il Reddito di cittadinanza. In pratica, si pensa a uno sgravio fiscale pari a 3 mensilità di RdC nel caso di assunzione di un beneficiario; se l’ assunzione riguarda una donna lo sgravio potrebbe essere raddoppiato a 6 mensilità. Sempre al datore di lavoro potrebbe essere un bonus formazione di 100 ore gratuite da utilizzare per la formazione dei dipendenti; forse, un bonus spetterà anche il tutor del centro dell’ impiego che aiuta il beneficiario a trovare un lavoro.