Accredito contributi figurativi Inps, via libera
I contributi figurativi Inps non pagati salvati da un emendamento: una mano tesa verso chi vuole accedere alla pensione e regolarizzare il pagamento dei contributi non pagati. Si tratta di una novità importante che potrebbe risolvere la questione dell’accredito dei contributi figurativi Inps e agevolare l’accesso alla pensione tramite il riscatto degli stessi.
Contributi figurativi Inps: cosa sono?
Ma cosa sono i contributi figurativi Inps? Come riporta la guida dell’Inps si tratta di contributi accreditati senza onere a carico del lavoratore per i periodi durante i quali lo stesso non abbia prestato alcuna attività lavorativa, né abbia percepito un’indennità Inps, né retribuzioni in misura ridotta. I contributi figurativi Inps si possono usare a copertura (per i periodi totalmente scoperti da contribuzione); a integrazione (per via di retribuzione ridotta con obbligo di versamento contributivo); o infine a incremento (in caso di attività lavorativa svolta nel settore agricolo).
Esistono però dei contributi figurativi accreditabili solo su domanda. Questi riguardano prevalentemente i periodi di servizio militare, malattia e infortunio, congedo (di maternità, parentale, per gravi motivi familiari, straordinario), maternità, permessi retribuiti Legge 104 e periodi di aspettativa per lo svolgimento di funzioni pubbliche elettive o per l’assunzione di cariche sindacali.
Infine esistono i contributi Inps accreditati d’ufficio, relativamente ai periodi di cassa integrazione guadagni straordinaria; assunzione con contratto di solidarietà; impegno in lavori socialmente utili. Oppure nei casi in cui si sia beneficiato di indennità di mobilità, di disoccupazione o di assistenza antitubercolare a carico dell’Inps.
Contributi figurativi Inps non versati: cosa dice il nuovo emendamento
E per quanto riguarda i contributi figurativi Inps non versati? Come riporta La Tecnica della Scuola, l’emendamento “prevede che la misura non pregiudichi la possibilità per il soggetto interessato di procedere al versamento presso i competenti enti previdenziali delle somme necessarie per l’integrale adempimento degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti”. L’obiettivo è quello di evitare la prescrizione. E quindi consentire ai soggetti interessati di sanare le somme dovute, anche rateizzando con interessi non elevati, tramite una sottrazione diretta sull’assegno.