Obama e Romney sono ormai ai nastri di partenza: andiamo insieme a vedere i numeri di partenza di questa sfida.
I SONDAGGI I sondaggi parlano al momento di un vantaggio di Obama. La media dei sondaggi degli ultimi giorni, pubblicata dal sito Real Clear Politics, parla di un 47.0 – 45,3 in favore di Obama, in vantaggio dunque di un 1,7% sul suo sfidante. Un vantaggio ridotto, che, a questo punto della campagna, può tranquillamente trasformarsi in svantaggio così come ampliarsi notevolmente. In questo, la mutevole situazione economica degli Stati Uniti può essere una spada di Damocle per entrambi i candidati, e l’ansia di portare a casa risultati Economici può trasformarsi perciò, per Obama, un’arma a doppio taglio, visto che mosse troppo avventate potrebbero costare care all’Economia Americana così come al suo stesso consenso.
[ad]RED STATES, BLUE STATES Come è noto, negli Stati Uniti non diventa Presidente per forza chi ha preso più voti. Ogni Stato assegna a chi lo vince un numero di “grandi elettori” in base alla popolazione, e chi ottiene il maggior numero di grandi elettori diviene Presidente. Il povero Al Gore, che prese più voti di Bush, fu sconfitto proprio per questo. Andiamo dunque a vedere, secondo i sondaggi, qual’è la tendenza elettorale nei cinquanta Stati Americani.
OBAMA’S STATES Barack Obama è ovviamente dato tranquillamente vincente in molti stati storicamente Democratici, a partire dal District of Columbia, il distretto federale di Washington, che pur non essendo tra i cinquanta Stati assegna tre grandi elettori al vincitore e da sempre feudo elettorale Democratico (tranne McGovern, il candidato Democratico ha sempre preso più dell’80%). Oltre a questo, Obama è tranquillamente favorito nel suo homestate, l’Illinois, e nell’homestate del suo vice Joe Biden, il Delaware, ma anche negli storici feudi Democratici di New York, Massacchussets, Rhode Island, Connecticut, Vermont, Maryland, Hawaii. California e Washington.
Ci sono poi altri Stati nei quali Obama dovrebbe vincere, ma in cui il margine è più ridotto. Tra questi ci sono il New Jersey, il Maine, il Michigan, il Wisconsin, il Minnesota, il New Mexico e Washington.
ROMNEY’S STATES Anche Mitt Romney, ovviamente, è dato tranquillamente favorito in molti Stati. Ovviamente è favorito in Oklahoma, dove nel 2008 Obama non vinse in enanche una Contea, così come è favorito in Alaska, in Texas, Louisiana, Arkansas, Mississippi, Alabama, Tennessee, Kentucky, West Virginia, Kansas, Nebraska, South Dakota, North Dakota, Wyoming, Idaho, ed ovviamente in Utah, Stato già di per sè legato ai Repubblicani, ma soprattutto Stato dei Mormoni, Religione di Mitt Romney.
Con un margine più ridotto, i sondaggi vedono Romney vincitore anche in Montana, Georgia, South Carolina ed Indiana, quest’ultimo Stato in cui nel 2008, seppur di pochissimo, vinse Barack Obama.
TOSS UP STATES Come abbiamo visto, ognuno dei due candidati è favorito in alcuni Stati, Stati che tutta via non consentono a nessuno dei due di raggiungere un numero di grandi elettori che gli consentirebbe la vittoria. La partita delle Presidenziali, dunque, si giocherà soprattutto intorno ad una serie di Stati in cui nessuno dei due candidati gode di un vero vantaggio. In testa a questa lista, ci sono senz’altro due Stati storicamente in bilico ad ogni elezione, ovvero l’Ohio e la Florida, ma ci sono anche la North Carolina, la Virginia, la Pennsylvania, il New Hampshire, l’Iowa, il Colorado, il Nevada, ma anche due Stati in cui nel 2008 vinse John McCain, ovvero l’Arizona ed il Missouri.
Come abbiamo detto, è ancora molto presto per poter capire come andranno le Presidenziali, ma questa è, sostanzialmente, la situazione di partenza di questa partita elettorale.