Bonus cultura 2018 confermato: come ricevere i soldi e quando
Confermato, dopo una lunga trafila, il bonus cultura anche per il 2018 e, con tutta probabilità, anche per l’anno prossimo; quindi, anche i 592.017 ragazzi nati nel 2000 avranno diritto a 500 euro per la propria formazione culturale. Invece sono 581.719 i ragazzi che compiranno 18 anni l’anno prossimo. A sbloccare la situazione la firma del decreto attuativo da parte del ministro per le attività culturali Alberto Bonisoli. Ci si potrà registrare alla piattaforma 18app entro il 30 giugno 2019, mentre i 500 euro dovranno esser spesi entro il 31 dicembre.
Bonus cultura: un iter tribolato
Inizialmente, aveva traballato la conferma del bonus per il 2018 e il 2019. Dopo che lo stesso Bonisoli aveva palesato la sua contrarietà alla conferma, si era messo di traverso anche il Consiglio di Stato. Quest’ultimo aveva dichiarato insufficiente il semplice aggiornamento delle tabelle per l’aggiornamento, dunque, affermava la necessità del varo di una norma di “rango primario” per estendere in modo corretto l’iniziativa.
D’altra parte, il bonus cultura è stato introdotto via Finanziaria e poi confermato con la Legge di Bilancio 2017.
La scelta di confermarlo solo attraverso una riallocazione delle risorse poteva essere l’ultimo atto del bonus visto che il ministro Bonisoli in un’intervista rilasciata in giugno al Corriere della Sera mostrava chiaramente l’intenzione di eliminarlo: “Vale 200 milioni meglio far venire la fame di cultura ai giovani, facendoli rinunciare a un paio di scarpe”.
Bonus cultura: soddisfazione generale
Tira un sospiro di sollievo tutto il “mondo del libro”; evidente, infatti, la soddisfazione dell’Associazione italiana Editori che, per bocca del suo Presidente Riccardo Franco Levi, ha sottolineato come: “il bonus cultura si è rivelato lo strumento che più ha aiutato la lettura negli ultimi anni. È un grande aiuto ai ragazzi, alle loro famiglie e a tutto il mondo del libro, anche in vista del Natale”.
D’altronde, dati Mibact, nei primi tredici mesi dall’entrata in vigore, in 600 mila ragazzi si sono registrati alla piattaforma per una spesa complessiva di 163 milioni di euro.
A giungo, contestualmente alle parole del ministro Bonisoli sopra riportate, anche Confindustria Cultura si era schierata per l’approvazione con in testa il suo presidente Marco Polillo: “I numeri dicono che quasi 800 mila ragazzi hanno speso ad oggi oltre 260 milioni di euro, tra libri, musica, concerti, cinema, musei, teatri, eventi culturali. Per un Paese che, secondo i dati Istat, è molto indietro sul piano dei consumi culturali e dei prodotti creativi, ci sembra un segnale incoraggiante, perché oltre alle necessarie politiche di incentivazione dell’offerta, è fondamentale una progettualità di sostegno alla domanda