Taglio accise benzina 2019, salta tutto
Mentre proseguono i lavori di messa a punto della prossima Finanziaria, la Commissione Bilancio boccia la riduzione delle accise sulla benzina. La notizia, però, è che a bloccarla sarebbe stato il voto contrario della Lega; il partito di Salvini aveva posto la battaglia contro le imposte sui carburanti in cima al proprio programma di governo. “ Se vinco le elezioni faccio giustizia e taglio. Una tassa di ottant’ anni fa con me non esisterà più” diceva in campagna elettorale l’ attuale vicepremier in riferimento alla quota pagata per sostenere i costi della Guerra in Etiopia.
La relatrice leghista si dice contraria alla riduzione delle accise sulla benzina perché “ci sono 5 anni di tempo” per mantenere le promesse. Ma @matteosalvinimi aveva promesso che lo avrebbe fatto nel primo consiglio dei ministri. @Deputatipd #Direttabilancio
— Luigi Marattin (@marattin) 27 novembre 2018
Accise benzina: 5 anni per mantenere le promesse
Due giorni fa, attraverso il suo profilo Twitter, ha riferito l’ accaduto il capogruppo Pd in Commissione Luigi Marattin. Nel suo tweet Marattin racconta che la relatrice del Carroccio, cioè la deputata Silvana Comaroli, avrebbe dichiarato la propria contrarietà alla riduzione delle accise adducendo come motivazione che “ ci sono 5 anni di tempo” per mantenere le promesse. Poco dopo, anche la riduzione delle “ auto blu” è andata incontro ad una bocciatura.
“ Razionalizzare l’utilizzo delle auto blu e degli aerei di Stato, oltre che l’utilizzo dei servizi di scorta personale” è il punto 26 del contratto di governo; invece, “ eliminare le componenti anacronistiche delle accise sulla benzina” è il punto 11.
Bocciata riduzione di accise su benzina (promessa Lega) e riduzione auto blu (promessa M5S). Ma allora cosa l’hanno detto a fare in campagna elettorale? Solo per prendere voti? @Deputatipd #Direttabilancio
— Luigi Marattin (@marattin) 27 novembre 2018
Accise benzina: la proposta del Pd
Ricapitolando, la Commissione Bilancio ha respinto un emendamento proposto dal Pd che proponeva la riduzione delle accise su benzina e diesel di 2 centesimi per ogni litro. Sempre nell’ emendamento, era previsto il rientro dal mancato gettito attraverso il taglio, appunto, delle auto blu.
La Comaroli ha poi spiegato che sul parere contrario hanno pesato alcune considerazioni di tipo fiscale: “ al fine di rispettare i parametri europei, come richiesto anche dall’opposizione, si rende necessario intervenire per gradi nella riduzione delle accise sui carburanti”. Il governo, quindi, limiterà il proprio intervento in questo settore anche se la pentastellata Laura Castelli ha sottolineato come l’ esecutivo “ stia svolgendo una ricognizione dettagliata in materia”.