Quanto guadagna Matteo Salvini: stipendio e dichiarazione redditi
Quanto guadagna il ministro degli Interni, Matteo Salvini. Il leader del carroccio, come i suoi colleghi, ha dovuto mettere tutti i numeri nero su bianco.
Il tema degli stipendi dei nostri politici ha da sempre tenuto alta l’ attenzione degli italiani, con una parte di essa speranzosa in un effettivo ridimensionamento dei costi della politica.
In campagna elettorale, le proposte dei partiti usciti vittoriosi sembravano accomodarsi proprio a questo sentito bisogno di maggiore equità. La squadra governativa che gravita intorno a Giuseppe Conte sembrava animata dal desiderio di un intervento attento e imprescindibile sulla questione degli stipendi dei parlamentari. Vediamo, allora quanto guadagna la squadra di governo che potrebbe decidere di accelerare sul fronte del ridimensionamento dei costi della politica.
Qui, il reddito dichiarato dal Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro, Luigi Di Maio.
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Matteo Salvini: la dichiarazione dei redditi e lo stipendio. Quanto guadagnava e quanto guadagna oggi
Con la pubblicazione dei redditi dettagliati dei membri della squadra di governo attuale, apprendiamo che Salvini occupa, in una classifica dallo stipendio più alto (a decrescere), il 5° posto, con 108.593 euro.
Per quanto riguarda il passato, occorre dare uno sguardo ai ruoli ricoperti per fare una prima stima. In qualità di segretario della Lega non si hanno cifre registrate nel bilancio redatto dal suo partito. Quando invece Matteo Salvini è stato consigliere comunale di Milano – incarico da cui ha rassegnato poi le proprie dimissioni – l’ indennità percepita era probabilmente ai minimi sindacali: è stato descritto come uno dei membri più assenteisti (e questo è determinante per il gettone di presenza relativo). Soprattutto, Salvini è stato per almeno 4 anni un europarlamentare.
Questa fase del suo curriculum fornisce numeri più chiari. Stiamo parlando infatti di un totale compreso tra i 16.000 e i 18.000 euro. Si precisa che anche in questo caso la consistenza sarà influenzata dal gettone di presenza (per un europarlamentare si parte dai 304 euro). Occorre però sommare almeno 4300 euro di spese generali e 4200 di rimborso per le spese di viaggio.