Verso il Pallone d’Oro 2018: Luka Modric, il mago di Zara

Pubblicato il 3 Dicembre 2018 alle 13:37 Autore: Stefano Schianca
Verso il Pallone d'Oro 2018: Luka Modric, il mago di Zara
Verso il Pallone d’Oro 2018: Luka Modric, il mago di Zara

Il mago di Zara. Il genio calcistico del Real Madrid, che ha incantato nel corso di questi anni. La stella indiscussa del calcio croato, che ha portato sul tetto del mondo.

Sembra che i giocatori avversari, prima di fare un passaggio, avvisino Modric dicendogli dove vogliono far passare la palla. Le sta prendendo tutte. Non può essere vero, sembra arrivare ovunque…” –Fabio Capello durante il Clasìco fra Real Madrid e Barcellona di qualche anno fa.

Questo è Luka Modric, il cui talento e classe gli hanno riservato un posto fra i 3 finalisti del Pallone d’Oro 2018. Il grande candidato alla vittoria finale, un patrimonio del calcio mondiale, un prestigiatore del pallone.

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Verso il Pallone d’Oro 2018: le caratteristiche di Luka Modric

I compagni del Tottenham prima e del Real Madrid si fidano ciecamente di lui, cercandolo sempre, consapevoli di fare la scelta giusta. Luka Modric è un fenomeno, questo è un dato di fatto riconosciuto da tutti.

Con lui il margine d’errore è pressoché azzerato in campo. Il tutto grazie alla sua qualità più grande: la visione di gioco. La regia di Luka Modric ricorda pellicole di maestri del calibro di Fellini e Tarantino. Uno spettacolo per i tifosi. E per i compagni di squadra naturalmente.

È capace di dare grande equilibrio alla squadra, accompagnandola in un moto perpetuo instancabile. Gioca la palla spesso a due tocchi appena. Sa perfettamente dove sono i compagni, non gli serve altro che un leggero tocco di palla e la magia è servita.

Il croato nasce come centrocampista centrale, posizione che ha sempre prediletto fra tutte, ma la visione di gioco che lo contraddistingue lo rende all’occorrenza uno straordinario trequartista. Il mister non ha che l’imbarazzo della scelta con uno come lui.

Un altro elemento del finalista al Pallone d’Oro che colpisce e incanta è il movimento fra le due linee. La sua intelligenza calcistica si nota infatti anche senza la palla fra i piedi, nel ricevere il passaggio del compagno. E al momento giusto tira, e fa gol. Una qualità che certamente non gli manca, pur essendo un regista difensivo.

Le sue coperture preventive sono una costante minaccia per gli avversari. Aiuta sia in fase offensiva che difensiva, toccando tantissimi palloni. Una risorsa imprescindibile per il Real e la Nazionale croata.

Nel corso di questi anni per stazza, stile di gioco e abilità nell’assistere i compagni al gol si è guadagnato l’appellativo di “Joahn Cruijff croato“. Chapeau, l’erede della leggenda è servito.

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Verso il Pallone d’Oro 2018: Luka Modric, la carriera

L’avventura di Luka comincia a 16 anni, quando la Dinamo Zagabria gli fa firmare il primo contratto. Dopo un anno in cui ha convinto nelle giovanili viene girato in prestito allo Zrinjski Mostar, dove a solo 18 anni viene premiato come miglior giocatore del campionato. Torna poi in patria, nell’Inter Zapresic ancora in prestito, per poi ritornare in quella Dinamo che fin dall’inizio credette nel suo talento.

Con la squadra di Zagabria vincerà 3 Campionati Croati, 2 Coppe di Croazia e 1 Supercoppa Croata, convincendo il mondo del suo innato talento cristallino. In particolare il Tottenham, che lo porta in Inghilterra 2008 per 16.5 milioni di sterline. La sua classe, nonostante il difficile inizio con gli Spurs, lo porta a fare molto bene in quel di Londra, tanto da far qualificare la sua squadra alla Champions League e a farla arrivare ai quarti di finale. Un traguardo storico per il club.

Nel 2012 arriva per Modric una di quelle chiamate irrinunciabili: il Real Madrid lo vuole, vuole puntare sul suo talento per vincere. Luka approda nel club dov’è oggi, che lo ha consacrato a quello che di fatto è oggi. Il miglior centrocampista del mondo. Col Real Modric vince tutto ciò che c’è da vincere, migliorando anno dopo anno. In particolare 4 Champions League, 3 Supercoppe UEFA e 3 Mondiali per Club, consacrando il club delle Merengues a un Olimpo calcistico ancora maggiore.

Straordinario.

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La Nazionale di Luka Modric

Luka Modric milita nella Nazionale Croata fin dall’Under 15. Ha affrontato un’eterna e sudata gavetta nel mondo di giovani talenti del futuro della nazione, ma il suo destino è quello di sfondare, convincere, far sognare il popolo croato.

Nel 2006 approda in Nazionale Maggiore, dove milita tutt’ora come faro illuminante del gioco e della tenacia. In una Nazionale sempre promettente ma non troppo occorreva una chiave di volta per il definitivo salto. Quella chiave porta senz’altro il suo nome.

Un gruppo coeso e unito guidato dal suo talento, che negli anni ha saputo convincere sempre di più. Fino ad arrivare al Mondiale appena passato, dove lo straordinario traguardo della Finale è stato raggiunto. E si può dire senza dubbio grazie a lui.

Modric ha incantato nel corso della competizione come mai aveva fatto, servendo un tipo di calcio che nessuno ha saputo offrire in terra russa. Al punto che il miracolo sembrava realmente possibile, ma i francesi si sono opposti, conquistando per 4 a 1 il campo di Mosca nella partita più importante.

Ma i grandi campioni non si giudicano in base ai trofei. Le statistiche non fanno parte di quei tifosi che non desiderano altro che gioire nelle giocate dei propri idoli. E Modric è un idolo assoluto per tutti noi.

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Quel Pallone d’Oro dev’essere suo? È il grande favorito

Nel clamoroso anno dell’esclusione dalla lista dei finalisti di Lionel Messi e Cristiano Ronaldo occorre un degno successore al trono del trofeo francese. Luka Modric è senza dubbio il candidato ideale e più idoneo alla vittoria.

Il regista croato ha saputo nel corso degli anni incidere come praticamente nessuno (Ronaldo permettendo) sia in Nazionale che nel proprio club. Le 4 Champions League consecutive si fanno ben sentire e portano tutte anche la sua di firma, in un centrocampo madridista che si è consacrato come il migliore al mondo in questi anni. Grazie a lui.

La Nazionale Croata ha compiuto un vero miracolo, i Vice Campioni del Mondo possono andare orgogliosi per quanto fatto e mostrato. Modric può andare orgoglioso: è stato l’anima della Nazionale, di u popolo in cerca di una gloria che è comunque arrivata, in un percorso straordinario.

La vittoria del Pallone d’Oro 2018 significherebbe un coronamento giusto per la straordinaria carriera vissuta. E nonostante questo non sia un premio che abbia dato soddisfazione a tante grandi leggende, potrebbe andare diversamente con Luka Modric, tra i maggiori protagonisti della passata stagione.

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L'autore: Stefano Schianca

Stefano nasce il 19/11/1996 a Vigevano, vicino Milano. E' Studente di Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, a Milano. Sin da piccolo coltiva la grande passione per il giornalismo, in particolare quello sportivo, per il calcio e lo sport più in generale. Il suo sogno è quello di trasformare tutto ciò in un lavoro.
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