Diamo puntualmente conto dei sondaggi che ogni settimana vengono prodotti dai vari istituti confrontando le tendenze ed i numeri dei singoli studi. Ognuno può così confrontare il valore dei partiti osservando come cambia la percentuale da un sondaggio all’altro.
In questa rubrica però, come ogni settimana, cerchiamo, con la collaborazione di Vincenzo Ruocco, di tracciare l’andamento dei sondaggi elettorali che si distaccano dagli altri per vedere successivamente chi ci aveva visto giusto. E anche per cercare di comprendere quali istituti fiutano i cambiamenti di umore dell’elettorato prima degli altri.
Sondaggi elettorali, Bidimedia vede la Lega ancora al 30%
In un contesto di generale crescita per la Lega, in media data al 32,3%, è forse Bidimedia il minority report più degno di nota. Il suo sondaggio online dà il partito di Salvini solo al 30%, meno di tutti gli altri istituti, in contrasto per esempio con il 34,5% attribuito da Index Research. Anche se in nessun caso si supera il 36% come accaduto settimana scorsa con IPSOS.
Come in altre occasioni per il Movimento 5 Stelle ci sono meno oscillazioni. Intorno al 26,3% medio si varia tra il 25% e il 28%. Il valore minimo è quello attribuito da Noto e Index. In quest’ultimo caso ormai il distacco dalla Lega è del 9,5%.
Quello massimo è quello stimato da Demopolis, che appare ora più generoso con il M5S.
Sondaggi elettorali, i minority report per i partiti di opposizione
È degna di nota l’uniformità delle stime degli istituti di sondaggi sul PD. Intorno al 17,9% di media non si oscilla di più del 0,6%, dal 17,5% di Index al 18,1% di Tecnè. In attesa del congresso, il PD appare ormai stabilizzato su valori un poco inferiori a quelli delle elezioni di marzo
Nel caso di Forza Italia come in altre occasioni vi è un maggiore divario. Infatti si può passare dal 7,3% di Index al 11,3% di Tecnè. Quest’ultimo appare il minority report più significativo, essendo il 2,4% distante rispetto alla media del 8,9%. Molto per un partito di queste dimensioni
Per i partiti più piccoli ci sono poche oscillazioni, nel caso di Fratelli d’Italia si passa solo dal 3,4% al 4%, in quello di Liberi e Uguali dal 1,8% al 2,3%, e +Europa balla tra il 2,3% e il 2,8%. Troppo poco per ora per generare minority report degni di nota.