Effetto Ecofin: anche i Comuni si preoccupano dei derivati (tossici?)
I derivati tossici (o meglio, alcuni derivati che lo sono diventati a posteriori) sono tra i maggiori responsabili della crisi finanziaria attuale in parallelo ad assurde regole per mantenere sotto controllo la liquidità del e nel mercato globale. Parliamo qui di una Liquidity Policy, che possa razionalizzare in modo coerente i 3 maggiori rischi ad essa legata, quali
- Portfolio Liquidity Risk
- Market Liquidity Risk
- Systemic Liquidity Risk
Molti di voi avranno certamente sentito parlare di Lehman Brothers, AIG, Fannie Mae e Freddie Mac: tutte queste società sono state, in un modo o nell’altro, colpite e devastate in ultima sostanza, da alcune tipologie di derivati, gli swap di credito in relazione al rischio di default. Un esempio per chiarire: una società A – una banca solitamente – concede un prestito ad una società C. C’è il pericolo che C vada in default (bancarotta per es.) e non possa restituire il prestito. Allorchè A, per tutelarsi, stipula un’assicurazione con B, a cui pagherà un premium secondo scadenze concordate (si pensa ora di far pagare il premium tutto in una volta sola ndr). Fin qui, nulla di particolarmente assurdo o maligno: il problema è che non si è tenuto conto che lo stesso A può rischiare il default (Lehaman per es.) e quindi tutto il sistema CDS (Credit Default Swap) così strutturato crolla, mettendo nei guai C – un istituto (re)assicurativo per es. Può anche succedere che sia B ad andare in bancarotta. Insomma, i CDS sono un vero incubo se trattati a dovere (cosa che nessuno o pochi hanno fatto, perchè l’avidità porta a ragionare con i piedi, non con la testa).
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