Settimo Mineo, nuovo numero uno della mafia siciliana (qui una mappa delle organizzazioni criminali in Italia) è uno dei 46 arrestati durante il blitz dei carabinieri del comando provinciale del 4 dicembre 2018. Stando all’accusa tra i 46 arrestati ci sarebbero ben 4 boss facenti parte della nuova cupola. Oltre al già citato Settimo Mineo, considerato a capo della commissione provinciale di Cosa nostra Gregorio Di Giovanni capo del mandamento di Porta Nuova. E ancora il capo del mandamento di Misilmeri-Belmonte Mezzagno Filippo Salvatore Bisconti ed il capo del mandamento di Villabate Francesco Colletti.
Provavano a riorganizzarsi i boss dopo la morte di Totò Riina. Perciò avevano scelto di incoronare il gioielliere di Corso Tukory che si era “distinto” agli occhi degli altri boss per una intera vita dedicata alla mafia nonostante gli arresti.
Settimo Mineo, i precedenti arresti e gli agguati a due fratelli
Già in passato aveva infatti subito in due diverse occasioni l’arresto. La prima volta in occasione del maxi processo e poi nel 2006 nel corso dell’operazione “Gotha”. Inoltre ai primi anni ottanta è sfuggito ad un agguato mortale in cui ha perso la vita un suo fratello. Ed in totale sono due i fratelli di Settimo Mineo morti nel corso di guerre di mafia tra il 1981 ed il 1982.
Già il pentito Buscetta aveva indicato Settimo Mineo come personaggio di spicco di un influente clan di Palermo, cioè della famiglia di Pagliarelli. Le indagini hanno verificato lo svolgimento di una riunione tenutasi il 29 maggio della cupola di Cosa Nostra. Proprio nel corso della cosiddetta commissione provinciale sarebbe stato designato capomafia Settimo Mineo.
Settimo Mineo, il racconto intercettato della riunione tra boss
Nonostante l’avversione per il telefono cellulare e l’utilizzo delle auto di Settimo Mineo è proprio grazie ad alcune intercettazioni di un altro boss mafioso che gli investigatori sono riusciti a ricostruire il tutto. Uno dei boss partecipanti alla riunione ha offerto un racconto pieno di particolari parlando al suo autista. Si tratta di uno degli arrestati cioè Francesco Colletti che della riunione racconta al suo autista: “Si è fatta comunque una bella cosa per me è una bella cosa questa… molto seria… molto… con bella gente… bella. Grande. Gente di paese… gente vecchi… gente di ovunque”. Per poi continuare con queste parole. “Perché là dentro quando si decide una cosa, io non posso dire di no… Siamo tutte persone perbene, tutti saggi… non ce ne deve essere timore quando si deve fare qualcosa cosa, giusto è?”.
Settimo Mineo, i commenti via twitter
L'arresto del boss #SettimoMineo dimostra l'impegno dello Stato nella lotta alle organizzazioni criminali. Anche la scuola fa la sua parte. Attraverso l'#educazioneallalegalità si toglie consenso alla #mafia e si rende difficile la sua penetrazione nella società. #CosaNostra
— Marco Bussetti (@bussetti_marco) December 4, 2018
Voglio ringraziare Magistratura e Forze dell’Ordine per l’operazione antimafia che ha condotto all’arresto di decine di persone e del capo della nuova Cupola di Palermo, Settimo #Mineo. Dobbiamo liberare il nostro Paese da ogni forma di criminalità organizzata #Mafia
— Nicola Zingaretti (@nzingaretti) December 4, 2018
Arrestato Settimo Mineo.
Portatelo a Guantanamo.
La #mafia il nostro Isis— 𝓐𝓵𝓮𝔁 (@Vascello) December 4, 2018
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