Simulazioni Mef Inps in corso per Quota 100
Da Quota 100 per tutti senza paletti a una Quota 100 rivisitata profondamente nel suo impianto originario, con l’introduzione di finestre che cambiano però di versione e periodo. Dalle finestre trimestrali si è infatti passati alle finestre semestrali. Con legittimi timori da parte dei dipendenti pubblici e del personale della scuola, che potrebbero essere ulteriormente penalizzati. Si tratta di ipotesi, per il momento, paventate da Repubblica, ma l’intenzione del premier Conte sembra essere quella di andare incontro alle richieste di Juncker, che incontrerà nuovamente martedì 12 dicembre 2018, ma soprattutto evitare la procedura di infrazione per l’Italia, che potrebbe portare guai ben più seri di una modifica a Quota 100.
Pensioni ultime notizie: Quota 100, è caccia al risparmio
I vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio non sono per nulla convinti del fatto di dover accettare i diktat di Bruxelles e considerano il proposito di scendere sotto il 2% del rapporto deficit/Pil qualcosa di eccessivo. Ma tant’è e attualmente Inps e Mef stanno adottando simulazioni per capire quanto effettivamente costeranno le due misure (oltre a Quota 100 si considerano anche effetti e conseguenze del reddito di cittadinanza) e quanto si potrebbe risparmiare. Da qui la possibilità di modificare la tempistica delle finestre.
Pensioni ultime notizie: Quota 100, le nuove finestre
Con il nuovo meccanismo, infatti, chi matura i requisiti il 1° gennaio 2019 potrebbe uscire solo il 1° giugno 2019. Sarebbero in tutto due le finestre l’anno, ma ci sarebbe comunque il problema dei dipendenti pubblici, dal punto di vista dei dipendenti pubblici stessi. Già per evitare un’emorragia di personale si era pensato a frenare un esodo di massa degli statali. E se adesso le penalizzazioni diventassero più severe? Lo stesso dicasi per il personale della scuola: la finestra semestrale implica che chi maturerà i requisiti entro il 31 marzo 2019, allora potrà uscire per il mese di settembre. Ma basterebbe maturarli qualche mese dopo per essere costretti ad aspettare settembre, sì, ma 2020.
Pensioni ultime notizie: reddito di cittadinanza slitta
Anche il reddito di cittadinanza potrebbe slittare. Da questo rinvio si potrebbero recuperare un po’ di risorse. Inizialmente previsto per aprile 2018, il reddito di cittadinanza potrebbe partire più tardi. Più precisamente a giugno 2019. Ed essere quindi operativo solo per metà del 2019. Comunque dopo le elezioni europee ed è questo che il governo vorrebbe evitare. I due cavalli di battaglia di Lega e Movimento 5 Stelle serviranno anche per convincere il proprio elettorato di stare agendo bene, di aver tenuto fede alle promesse. Ma il rischio della procedura di infrazione potrebbe essere ben più serio rispetto all’insoddisfazione degli elettori.
SEGUI TERMOMETRO POLITICO SU FACEBOOK E TWITTER
PER RIMANERE AGGIORNATO ISCRIVITI AL FORUM