Visita fiscale Inps: medico in anticipo o ritardo. Si deve aprire?

Pubblicato il 2 Maggio 2019 alle 06:33 Autore: Daniele Sforza
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Visita fiscale Inps: medico in anticipo o ritardo. Si deve aprire?

Medico visita fiscale in anticipo


I lavoratori dipendenti pubblici e privati assenti dal lavoro causa malattia sono soggetti a visita fiscale Inps. Che può essere inviata solo in certi orari specifici, ovvero nelle cosiddette fasce orarie di reperibilità, differenti per lavoratori del settore pubblico e privato. Infatti i primi dovranno rispettare, di mattina, l’orario 9-13 e di pomeriggio l’orario 15-18. I dipendenti privati saranno tenuti a farsi trovare al domicilio indicato dalle 10 alle 12 di mattina e dalle 17 alle 19 di pomeriggio. Quello degli orari di reperibilità è un adempimento che devono rispettare non solo i lavoratori, tenuti a restare a casa e a far sì che il medico li trovi facilmente; ma anche i medici stessi. In poche parole, un medico fiscale non può arrivare prima o dopo l’orario di reperibilità.

Visita fiscale Inps: medico arriva prima o dopo orario, che fare?

Prendiamo il caso di un dipendente pubblico a casa per un forte problema alla schiena. I suoi orari di reperibilità, come scritto sopra, sono 9-13 e 15-18. Nel terzo giorno di malattia, sente suonare al campanello alle 13.30. L’istinto gli dice di aprire (forse nemmeno pensa all’arrivo del medico fiscale). Ma guarda caso è proprio lui, il dottore che viene a fare la visita medica di controllo. Il dipendente controlla l’ora e scopre che il medico è in ritardo di mezz’ora. Quest’ultimo incolpa il traffico, un incidente o un ritardo a un’altra visita, ma il dipendente scuote la testa. Niente visita fiscale adesso, è fuori dall’orario di reperibilità.

Il dipendente ha ragione? Certo. Il rispetto degli orari di reperibilità è infatti valido sia per il lavoratore malato, sia per il dottore.

Esonero per patologie: medico di base può negarlo

E nel caso in cui un dipendente si assenti prima dell’orario di reperibilità e riesca a tornare prima, ma scopre che il medico fiscale è già passato? Questo è un caso molto raro, a dire il vero, ma spesso i lavoratori assenti dal lavoro per malattia si pongono questa domanda. Cosa bisognerebbe fare in questa circostanza? Semplicemente risulta necessario farsi carico di prove sufficienti a proprio vantaggio per dimostrare che il medico fiscale è arrivato prima dell’orario di reperibilità. E che quindi la comunicazione della sua assenza al domicilio, con eventuali conseguenze sanzionatorie, non è valida.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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