Contributi pensione Inps: assegno con pochi anni, come si fa
Come fare se ci si dovesse trovare nella condizione di aver lavorato in Italia, ma non abbastanza da maturare i necessari contributi pensione Inps? In poche parole, come ottenere l’assegno pensionistico avendo versato pochi anni di contributi? Esistono diverse soluzioni che richiedono un requisito contributivo inferiore a quello previsto dall’accesso alla pensione di vecchiaia (20 anni). Si parla più nel dettaglio delle deroghe Dini e Amato (15 anni di contributi), ma anche della pensione di vecchiaia contributiva (5 anni) il cui requisito anagrafico risulta però piuttosto elevato.
Contributi pensione Inps: deroghe Amato, come funziona
Le deroghe Amato consentono di accedere alla pensione pur non soddisfacendo il requisito contributivo di 20 anni. Le deroghe sono 3 e variano in base ai periodi in cui si sono versati i contributi. Tali deroghe, inoltre, non sono accessibili da tutte le tipologie di lavoratori.
- 15 anni di contributi al 31 dicembre 1992: bisognerà aver versato 780 settimane alla data indicata. I contributi sono validi tutti, mentre possono aderire a questa deroga gli iscritti al Fondo Lavoratori Dipendenti; alle Gestioni Speciali dei lavoratori autonomi dell’Inps; inoltre agli scritti ex Inpdap, ex Enpals ed ex Ipost.
- 15 anni di contributi volontari prima del 31 dicembre 1992: a questa deroga sono esclusi gli iscritti ex Inpdap ed ex Ipost. In questo caso sarà sufficiente l’autorizzazione al versamento.
- 15 anni di contributi per soli dipendenti: deroga riservata ai lavoratori dipendenti iscritti all’assicurazione generale obbligatorio o fondo sostitutivo/esonerativo della stessa. I soggetti dovranno però aver versato il primo anno di contributi minimo 25 anni prima del pensionamento. Inoltre 10 anni della vita lavorativa dovranno essere stati svolti in modo discontinuo.
Per tutte e tre le deroghe il requisito anagrafico è lo stesso della pensione di vecchiaia: 66 anni e 7 mesi nel 2018, che diventeranno 67 anni nel 2019. L’eventuale congelamento dell’età pensionabile, infatti, non riguarderà la pensione di vecchiaia 2019.
Contributi pensione Inps: deroga Dini, come funziona
Un’altra soluzione per uscire con 15 anni di contributi corrisponde alla deroga Dini. Anche questo trattamento viene calcolato interamente con il metodo contributivo. Per accedervi è necessario raggiungere il requisito anagrafico della pensione di vecchiaia (67 anni nel 2019) e avere meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995, dei quali almeno 1 accreditato prima del 31 dicembre 1995 e almeno 5 dopo il 1996. Infine, per accedere a tale deroga, l’importo dell’assegno dovrà essere superiore a 1,2 volte l’assegno sociale Inps.
Deroghe Dini e Amato: le differenze
Contributi pensione Inps: come uscire con 5 anni
La pensione di vecchiaia contributiva consente di uscire con soli 5 anni di contributi, ma in questo caso il requisito anagrafico richiesto è molto alto. 70 anni e 7 mesi di età nel 2018, che diventeranno 71 anni nel 2019. Questo regime è riservato solo a quei lavoratori che non hanno versato i contributi prima del 1° gennaio 1996, che hanno scelto il sistema di calcolo contributivo o che presentano contributi solo ed esclusivamente nella gestione separata (o hanno scelto il computo in quest’ultima). La prestazione sarà infatti calcolata con il metodo interamente contributivo.
Contributi pensione Inps: assegno sociale
Ultimo ma non per importanza spicca l’assegno sociale, che viene versato sulla base di requisiti reddituali e di altre condizioni, prettamente anagrafiche e residenziali. Le prime corrispondono all’età pensionabile per il regime ordinario della pensione di vecchiaia (i soliti 66 anni e 7 mesi nel 2018 e 67 anni nel 2019). Le seconde chiedono la residenza effettiva e continuativa in Italia di almeno 10 anni.
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