Lavoro giovani con Quota 100
Pensioni ultima ora: in attesa dell’applicazione di Quota 100 si analizzano le possibili conseguenze delle azioni in materia previdenziale. In particolare si cerca di capire quanto facilitare l’uscita di lavoratori over 50, consentendo loro l’accesso alla pensione, possa facilitare l’occupazione giovanile. Uno dei temi ricorrenti associato alle nuove misure pensionistiche è proprio quello delle maggiori opportunità per i più giovani sia nel settore pubblico che nel settore privato.
Pensioni ultima ora, tassi occupazione over 50 e disoccupazione giovanile
Sostanzialmente si tratta di capire se per ogni posto di lavoro che si renderà disponibile grazie a Quota 100 ci saranno altrettante possibilità per chi attualmente non lavora. Ha provato in parte a rispondere al quesito Il Sole 24 Ore che con l’aiuto di esperti propone alcune riflessioni. Intanto il quotidiano economico evidenzia che i Paesi europei che hanno il maggior tasso di occupazione di cosiddetti senior sono gli stessi che registrano livelli occupazionale alti dei più giovani. Ciò smentisce in parte l’assioma secondo cui per ogni persona che va in pensione c’è una persona giovane che accede al mondo del lavoro.
Pensioni ultima ora, il caso Italia
Come sta la situazione in Italia? Contrariamente a quello che si potrebbe immaginare visto l’andamento demografico nel nostro Paese l’Italia ha uno scarso tasso di occupazione nella fascia over 50 (di poco sopra al 60%) ma è tra gli ultimi dieci della classifica sia alla voce occupazione giovanile (meno del 18%) ed è la terza peggiore in assoluto nella percentuale di giovani senza lavoro (34,7%).
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Pensioni ultima ora, tra occupazione giovanile e pubblica amministrazione
Cosa significa tutto questo? Probabilmente non è scontato che vi sia un numero fisso di posti di lavoro. Piuttosto gli esperti fanno notare che pratiche di anticipo dell’età pensionabile non ha hanno prodotto o stimolato in passato l’occupazione giovanile.
Per cui c’è chi auspica che aumentino i tassi di occupazione in ogni fascia di età, basandosi sul presupposto che più gente lavora e più è possibile determinare condizioni di sviluppo e di ricchezza per tutti. In parte il discorso potrebbe variare rispetto a settori della pubblica amministrazione. Lì dove sono più evidenti effetti conseguenti che producono maggior carico di lavoro per chi resta in servizio rispetto a chi va in pensione.
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