Il caso di Noemi Durini torna a far parlare di sé. Secondo nuove indiscrezioni, la quattordicenne di Specchia sarebbe morta per aver scoperto un giro di droga. Avrebbe dunque messo i bastoni tra le ruote al padre di Lucio, il fidanzatino, il quale più volte l’aveva minacciata di morte anche dinanzi a testimoni.
Il padre di Lucio Marzo si difende, però, sostenendo che si tratti delle solite ingiurie mosse dagli avvocati della famiglia Durini. L’uomo continua a dichiararsi innocente, mentre la versione di Lucio, su come siano realmente andate le cose, continua a cambiare.
Quel che, ora come ora, è certo, è che Noemi Durini era ancora viva quando l’hanno seppellita sotto un cumulo di massi, la notte tra il 3 e il 4 settembre 2017. Ad ammetterlo, Lucio stesso, durante una lettera di confessioni.
Noemi Durini aveva scoperto droga? Le indagini
È molto probabile, però, che il ragazzo, all’epoca diciassettenne, non abbia agito da solo. Le indagini sul conto del padre del reo confesso sono, infatti, ancora aperte.
Ad avvalorare l’ipotesi che l’uomo sia coinvolto nell’omicidio della sedicenne, gli episodi di violenza denunciati, probabilmente troppo tardi, dal padre di Noemi. Più volte, infatti, la ragazzina era tornata a casa ricoperta di lividi e una volta, in preda ad una crisi, aveva accusato il padre del fidanzato.
Sepolta viva da Lucio, le sconvolgenti parole del fidanzato
Noemi Durini aveva scoperto droga? Da cosa fuggiva Noemi quella notte?
Le due famiglie, da tempo, erano in pessimi rapporti e questa inimicizia aveva spesso messo in crisi il fidanzamento di Noemi e Lucio. Quest’ultimo, inoltre, soffriva di disturbi psichici e, per tentare di aiutarlo, la ragazzina aveva deciso di fuggire insieme a lui, quella fatidica notte.
La decisione di scappare di casa per vivere felice insieme al ragazzo che amava, le fu fatale.
Noemi Durini venne ferita alla nuca con un coltello e, mentre ansimava agonizzante, il suo assassino la ricoprì con un cumulo di pietre. Un tentativo, atroce, di nascondere il corpo e di eliminare le prove del reato commesso.