Si chiamerà “3 Luglio” la nuova base militare voluta dal Presidente egiziano Abdel-Fatah Al-Sisi non lontano dal confine con la Libia. La cerimonia di inaugurazione in questo caso aveva l’obiettivo di enfatizzare due punti-chiave della politica del governo. Il primo era dimostrare la stabilità del regime. Il nome dell’installazione infatti rimanda al 3 luglio del 2013, giorno in cui Al-Sisi e i militari avevano rovesciato il governo di Mohammed Morsi. Il secondo era rimarcare l’importanza geostrategica dell’Egitto nello scacchiere del Mediterraneo orientale. A tal scopo la cerimonia è stata accompagnata da un’esercitazione militare in cui l’esercito del Cairo ha dispiegato sistemi d’arma italiani, francesi e tedeschi.
Il ruolo della nuova base per la politica estera egiziana
La base si trova a circa 250 km da Alessandria nella regione di Jarjoub e secondo gli alti comandi egiziani dovrà implementare la sicurezza marittima in generale e del Canale di Suez in particolare nonché contrastare l’immigrazione irregolare. Questo dovrebbe aiutare Al-Sisi a presentarsi come interlocutore fondamentale in tutte le questioni della regione. La base appena aperta infatti è la terza di quelle fatte costruire durante i suoi anni di governo. Nel 2017 ad aprire i battenti era stata la base “Mohammed Naguib” nei pressi del confine sudanese, mentre a inizio 2020 era stato il turno della base interforze “Berenice”, sita anch’essa non lontano dalla Libia. L’Egitto poi ha avuto un ruolo fondamentale nella de-escalation della crisi tra Israele e Hamas scoppiata lo scorso maggio.
Gli invitati
La cerimonia del 3 luglio è stata anche un’occasione per dimostrare la compattezza dell’alleanza egiziano-emiratina nell’ambito della crisi libica. Tra gli invitati di spicco figuravano Mohammed bin Sayed Al-Nahyan, Principe della Corona degli Emirati Arabi Uniti, e Mohammed Al-Menfi, Presidente del Consiglio Presidenziale Libico. Grande assente all’evento era il generale Khalifa Haftar, principale interlocutore del Cairo e di Abu Dhabi in Libia.