Pensioni ultima ora: Quota 100 limitata, governo accetta le condizioni Ue?

Pensioni ultima ora, in base ad alcune ricostruzioni Quota 100 potrebbe diventare una misura temporanea cioè valida solo per il 2019.

Pensioni ultima ora Quota 100 limitata, governo accetta le condizioni Ue
Pensioni ultima ora: Quota 100 limitata, governo accetta le condizioni Ue?

Quota 100 e condizioni Ue, quali sono


Pensioni ultima ora: si continua a ragionare di ipotesi mentre manca ancora l’ ufficialità delle misure previdenziali. Quota 100 entrerà presumibilmente in vigore dal 2019 ma si attende di conoscerne i dettagli. Cosa si sa sino a questo momento? Potranno andare in pensione i lavoratori con 62 anni di età e 38 anni di contributi versati. Nel frattempo sullo sfondo c’è da tenere in considerazione un doppio elemento. Prima di tutto la trattativa che l’esecutivo italiano, ed in particolare il presidente del Consiglio Conte, ha avviato con la Commissione europea. L’ obiettivo italiano è di evitare, o almeno posticipare, la procedura d’infrazione da parte delle istituzioni europee nei confronti del nostro Paese. Il secondo elemento, di politica interna: l’approvazione parlamentare della legge di Bilancio.

Pensioni ultima ora, Quota 100 per un solo anno?

Secondo alcune indiscrezioni pubblicate da Repubblica al momento sul tema pensioni ci sono ancora diverse strade aperte. All’interno dell’ esecutivo ci sarebbero due anime: una più dialogante rispetto alle richieste dell’ Europa rappresentata dal ministro dell’economia Giovanni Tria. E una più intransigente rispetto alle richieste di Bruxelles rappresentata da Luigi Di Maio e Matteo Salvini che difende le scelte operate dal governo.

Nella interlocuzione attiva con la Commissione europea una delle ipotesi di cui si sarebbe discusso sinora riguarderebbe proprio le pensioni. In base a quanto racconta il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari una soluzione gradita alla Commissione Europea sarebbe l’applicazione di una misura non strutturale. Limitare, si legge nell’articolo Quota 100 a “finestre previdenziali del 2019 anche per dare definitiva soluzione a una problema che si è rivelato pesantissimo dal punto di vista sociale e non procrastinabile come quello degli esodati. E se si prevedesse la riapertura di ulteriori finestre negli anni successivi solo con la effettiva compatibilità economica: se i conti sono a posto, si prosegue altrimenti si rinvia”.

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Pensioni ultima ora, dubbi su Quota 100 e reddito di cittadinanza

In questo modo si trasformerebbe Quota 100 in una sorta di misura tampone. Così facendo anche i costi complessivi sarebbero ridotti. Ricordiamo che lo stanziamento prevede fondi per Quota 100 per i primi due anni. Infatti la legge di bilancio contiene 6,7 miliardi di euro come stanziamento per le misure previdenziali nel 2019 e 7 miliardi di euro per il 2020.

L’altro punto su cui è acceso il confronto tra Italia e Ue è il reddito di cittadinanza. Si tratta, come sappiamo, di veri e propri capisaldi del programma stilato tra MoVimento 5 Stelle e Lega prima della nascita del governo del cambiamento.

Sarà difficile se non impossibile che possano rinunciare alla loro applicazione. Tanto più a ridosso di un importante appuntamento elettorale come le elezioni europee della prossima primavera che rappresenteranno un importante test politico sul livello di gradimento sul governo Conte. Almeno dal punto di vista dialettico sembra che il confronto tra Conte e Juncker abbia portato un primo risultato: i toni si sono fatti via via più pacati. Anche perché nessuna delle parti in causa trarrebbe giovamento da uno scenario che passi da una procedura d’infrazione.

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