Bonus carta famiglia 2019: aumento importo e requisiti in bilancio
Bonus Carta Famiglia: con un emendamento alla Legge di Bilancio disposte delle modifiche. Innanzitutto, cambierà la platea dei potenziali beneficiari.
Requisiti carta famiglia 2019 in bilancio
Per Carta Famiglia è da intendersi una prestazione rivolta alle famiglie numerose che consente dalla sua introduzione nel 2016 ai nuclei con figli di ottenere sconti per l’acquisto di numerosi beni e servizi. Non si tratta esattamente di un bonus, nel senso che non prevede l’erogazione di una somma di denaro più o meno consistente a seconda di certi parametri. L’agevolazione consiste nella concessione – da parte del Comune di residenza – di un tesserino cartaceo. Quest’ultimo dà accesso a delle riduzioni di prezzo se esibito presso i soggetti – pubblici o privati – aderenti all’iniziativa.
Bonus carta famiglia: un emendamento in Legge di Bilancio
Allo stato dei fatti, la Carta Famiglia ha durata biennale e può essere rilasciata a tutti i nuclei familiari residenti sul suolo italiano che abbiano almeno tre figli con meno di 18 anni. Da segnalare, però, che la condizione fondamentale per riceverla è avere un reddito annuo non superiore ai 30mila euro. Per richiederla basta rivolgersi al proprio comune di residenza allegando la Dichiarazione sostitutiva unica (DSU) – in modo da accertare la consistenza dell’Isee.
Una volta ricevuta si potranno ottenere forti sconti su beni alimentari e bevande (analcoliche) ma anche non alimentari (dai medicinali, al materiale scolastico, dall’abbigliamento ai prodotti per l’igiene domestica e personale). Ora, un emendamento della Lega alla Legge di Bilancio cambierà in modo decisivo la fisionomia della Carta Famiglia.
Bonus carta famiglia: ecco cosa cambierà
Con un apposito emendamento alla Legge di Bilancio, la maggioranza ha disposto alcune modifiche alla Carta Famiglia. Innanzitutto, cambierà l’identikit dei beneficiari. La Carta potrà essere concessa solo a famiglie costituite da cittadini italiani o comunque comunitari residenti sul territorio italiano. Inoltre, le famiglie dovranno avere almeno tre figli conviventi con età inferiore ai 26 anni. Infine, non sarà più posto il parametro economico, in pratica, sparisce il riferimento all’Isee, e quello temporale, per cui non avrà più una durata biennale.