Mongolia: Corrotti e corruttori, accuse tra governo e opposizione
A seguito di un’accusa per corruzione e’ stato arrestato Nambaryn Enkhbayar, ex Presidente della Repubblica mongola. Poche ora prima lo stesso aveva dichiarato ai cronisti la sua intenzione di rendere pubblico quanto in suo possesso, compresi documenti governartivi secretati per motivi di sicurezza nazionale, per dimostrare che le elezioni del 2008 sarebbero state falsate da episodi di corruzione.
Se poi consideriamo che in giugno si terranno le elezioni per il rinnovo del parlamento la tempistica dell’arresto sembra perlomeno sospetta. Enkhbayar e’ infatti il leader del Partito Rivoluzionario del Popolo Mongolo (MPRP), attualmente all’opposizione, e conta un vasto seguito di sostenitori, gia’ radunatisi nella piazza principale di Ulaan Baatar scontrandosi, seppur in maniera lieve, con la polizia. Ma la tensione, stando a quanto riportano le agenize di stampa, sembra aumentare.
[ad]Nambaryn Enkhbayar e’ una figura chiave degli ultimi decenni della politica mongola: Primo Ministro dal 200 al 2004, portavoce del governo dal 2004 al 2005 e Presidente della Repubblica mongola dal 2005 al 2009, quando venne sconfitto da Tsakhiagiin Elbegdorj, leader del Partito Democratico, con uno scarto di circa il 3,8% dei voti. Momento cruciale della carriera politica di Enkhbayar sono state le elezioni politiche del 2008, quelle relative alle dichiarazioni alla stampa fatte dall’ ex-presidente poche ora prima del suo arresto, quando l’alternanza al governo tra i due partiti politici mongoli si concluse con quattro giorni di scontri nelle strade e la morte di cinque persone.
Il comunicato ufficiale rilasciato dall’ Agenzia Indipendente Mongola Contro la Corruzione (IAAC) sembrerebbe confermare l’ipotesi di un arresto “politico”. Questo sarebbe infatti la conclusione di un’indagine durata due anni e che vede Enkhbayar indagato per la privatizzazione di un giornale locale, l’ Ulaanbaatar Times, e di un albergo con cinque camere, dal nome di Urgoo. Non sembra quindi del tutto improbabile quanto avanzato da alcuni analisti, ossia che il governo mongolo si sia allarmato per le recentissime dichiarazioni di Enkhbayar riguardo ai fatti del 2008, e per le conseguenti accuse di corruzione coinvolgenti l’attuale Primo Ministro Batbold ed altre figure pubblche di primo piano come Nyamdorj e Bayar.
I sostenitori dell’ex-Presidente si sono radunati contestando il non rispetto dell’immunita’ della sua carica nel corso dell’arresto e chiedendone il rilascio su cauzione; rilascio che le autorita’ hanno gia’ dichiarato non possibile in quanto la documentazione presentata a tale fine non soddisfa i requisiti richiesti. Da parte sua Enkhbayar ha iniziato uno sciopero della fame nel centro di detenzione dell’aimag di Tuv, luogo nel quale e’ rinchiuso.
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