Pace fiscale 2019: saldo e stralcio inserito, accesso con l’Isr
Pace fiscale 2019: “Aiutare chi è nelle grinfie del fisco e non riesce a uscirne” è questo l’obiettivo del cosiddetto “saldo e stralcio”
Isr Pace fiscale 2019, cos’è
“Aiutare chi è nelle grinfie del fisco e non riesce a uscirne” è questo l’obiettivo del cosiddetto “saldo e stralcio” ha detto il vicepremier Luigi Di Maio. Il testo della misura, prima esclusa dalla manovra, presto tornerà all’esame del Senato. D’altro canto, sparisce definitivamente dalla Legge di Bilancio la dichiarazione integrativa speciale, in altre parole, rimarrà nel cassetto il “condono” necessario a far emergere i redditi non dichiarati fino a 100mila euro.
Pace fiscale 2019: come funziona il “saldo e stralcio”
Con il “saldo e stralcio” delle cartelle esattoriali, in sostanza, i contribuenti potranno saldare solo una parte del debito contratto col fisco per mettersi in regola. D’altra parte, l’entità del debito deve essere compresa tra i 30mila e i 90mila euro.
Per riepilogare basterà ricordare le parole dell’altro vicepremier Matteo Salvini: “Invece di tenere i piccoli contribuenti in ostaggio gli chiedi il 15%, lo Stato incassa e loro tornano a lavorare”. Con l’attesa misura si vorrebbe andare a completare – pur dopo un evidente restyling – il quadro normativo in cui attuare la Pace Fiscale, cavallo di battaglia elettorale leghista.
Pace fiscale 2019: Isr come parametro
Al momento, però, i dettagli del “saldo e stralcio” sono ancora allo studio del governo. Insomma, è possibile riportare solo delle indiscrezioni, per esempio, rispetto alle modalità con cui si vorrebbe mettere in campo. Tra queste, la più importante riguarda il parametro che dovrebbe essere utilizzato per accedere alle agevolazioni concesse dall’iniziativa. Alla fine, dovrebbe essere scelto l’Isr; derivato dalla dichiarazione Isee, è l’indicatore della situazione reddituale.
Dunque, con l’Isr fino a 15mila euro, dicono le stime, prevista un’aliquota secca al 10%. Per i redditi compresi tra 15mila e 22mila l’aliquota salirebbe fino al 16%; dai 22mila euro in su di reddito annuo l’aliquota relativa a ciascuna cartella dovrebbe essere del 30%. Muovendosi in parallelo alle rottamazioni già in corso, con il “saldo e stralcio” i contribuenti potranno pagare l dovuto in un’unica soluzione o in 10 rate da saldare nel corso del 2019.