Brexit, ultime notizie: Theresa May in grande difficoltà

Pubblicato il 14 Dicembre 2018 alle 17:28 Autore: Michele Mastandrea
Brexit, ultime notizie: Theresa May in grande difficoltà
Brexit, ultime notizie: Theresa May in grande difficoltà

Theresa May tira un sospiro di sollievo, ma il processo di attuazione della Brexit che la leader dei Tories presiede rimane molto accidentato. Mentre per bocca del presidente della Commissione Juncker l’Unione Europea si dice pronta al “no deal”, May cerca in tutti i modi di prendere tempo. Sperando di costruire una maggioranza alla Camera dei Comuni che sia favorevole alla sua proposta di accordo. Ricapitoliamo i fatti delle ultime ore.

Brexit, ultime notizie: i problemi interni della May

La premier britannica è riuscita ad ottenere, nella giornata di mercoledì 12, la fiducia della maggioranza dei membri del suo partito. Lo ha fatto in un ballottaggio segreto, dove ha totalizzato 200 voti favorevoli di fronte a 117 di sfiducia.

In un’altra mossa rivolta al suo partito, e successiva alla vittoria nella “conta interna”, May ha poi comunicato la sua rinuncia a competere per le elezioni del 2022. La titolare di Downing Street ha poi dichiarato che sarebbe “andata avanti con la Brexit per gli inglesi e per dare un futuro migliore a questo Paese”. Ma, come le ha fatto prontamente notare il suo rivale laburista Jeremy Corbyn, ciò non la fa essere assolutamente tranquilla rispetto all’approvazione del suo accordo sulla Brexit alla Camera dei Comuni. Il voto, che doveva essere lo scorso martedì, è stato poi rinviato da May, evidentemente sicura che non l’avrebbe superato.

È stato poi comunicato dal governo che il nuovo voto avverrà nel mese di gennaio 2019. Le attenzioni di May verso quella data sono focalizzate in particolare sul tema dello status dell’Irlanda del Nord. Le principali critiche dei conservatori all’accordo negoziato da May riguardano il cosiddetto backstop, per il quale la Gran Bretagna rimarrebbe a tempo ancora indefinito all’interno del mercato unico europeo. Da ricordare è come la maggioranza in Parlamento per la May sia legata ai 10 seggi del DUP, partito unionista nordirlandese, fortemente contrario all’attuale accordo.

Brexit, ultime notizie: l’Unione Europea è inflessibile

Subito ottenuta la fiducia interna, May si è recata a Bruxelles. May ha cercato, senza fortuna, di ottenere dal Consiglio Europeo una data di scadenza definitiva del backstop. Ma da parte dei Ventisette non c’è stata alcuna apertura, come riporta anche lo stringato comunicato emesso successivamente all’incontro.

Lo stesso presidente della Commissione Juncker ha poi ribadito come non ci sia margine ulteriore di trattiva oltre quanto già raggiunto nell’ottica del piano Barnier. Per May era un esito annunciato, dato che lei stessa aveva prima del vertice dichiarato di non immaginarsi una “svolta immediata” nei negoziati. È possibile che a Gennaio si terrà una nuove riunione del Consiglio Europeo sul tema.

In questo quadro, nemmeno l’Unione Europea rimane ferma. La Corte di Giustizia Europea aveva lunedì scorso affermato che la Gran Bretagna potesse ritirare unilateralmente il procedimento di uscita dall’UE attivato con l’articolo 50 dei Trattati. Una prospettiva che faceva notare come la Brexit possa essere tutt’altro che irreversibile in termini di costi politici, rafforzando quindi le ragioni dei Remainers.

Brexit, ultime notizie: verso il “no deal”?

Inoltre, il 19 dicembre, come dichiarato da Juncker, l’Unione Europea rilascerà “tutte le informazioni generalmente utili che riguardano la preparazione di un no-deal”. Un primo passo verso la possibilità di una “Hard Brexit”.

May si trova così, in attesa del voto di gennaio, sotto un fuoco incrociato. Da un lato gli “hard brexiteers” contrari ad ogni accordo con l’UE e in particolare a quello appena negoziato. Dall’altro, l’inflessibilità dell’Unione Europea e gli europeisti locali. Questi ultimi, maggioritari nel Labour e di recente sfilati in piazza a Londra, sono orientati a chiedere l’annullamento della Brexit anche attraverso la convocazione di un nuovo referendum.

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L'autore: Michele Mastandrea

Nato nel 1988, vive a Bologna. Laureato in Relazioni Internazionali all'università felsinea, su Termometro Politico scrive di politica estera ed economia.
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