Legge 104 e pensione anticipata per pubblici o privati
Come è noto la Legge 104 riguarda solo ed esclusivamente i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato che assistono un familiare con handicap. Chi effettua attività di caregiver per familiari con handicap in situazione di gravità ha diritto anche a delle agevolazioni piuttosto considerevoli, come ad esempio la possibilità di fruire dei permessi retribuiti o di sfruttare un periodo di congedo retribuito o meno. E in quanto alla pensione anticipata? Quali sono le soluzioni a disposizione di chi ha diritto alle agevolazioni 104?
Pensione anticipata e congedo Legge 104: come funziona
Esistono due tipi di congedo straordinario. Quello retribuito e quello non retribuito. Il primo ha una durata di 2 anni ed è legiferato dal Dlgs n. 151/2001. Il diritto è riservato a chi assiste familiari con handicap grave e può essere richiesto, e dunque ottenuto, solamente una volta nella vita. Anche i lavoratori disabili possono usufruire di questo congedo retribuito, a patto che assistano un altro familiare disabile con handicap in situazione di gravità. In poche parole non sarà possibile fruire del congedo retribuito per se stesso. Si può comunque approfittare di un altro congedo straordinario, della durata sempre di 2 anni, ma non retribuito e per motivi personali. Nonostante la mancata retribuzione, il lavoratore manterrà comunque il suo posto di lavoro. Infine il periodo non sarà calcolato ai fini pensionistici, la cui copertura contributiva potrà essere effettuata in modo volontario.
Pensione anticipata Legge 104: le soluzioni per i caregiver
La prima soluzione di pensione anticipata è quella riservata ai caregiver, ovvero coloro i quali assistono un familiare disabile in situazione di gravità. Si tratta dell’Ape sociale, che però è in scadenza il 31 dicembre 2018. Si era anche parlato di una proroga al 31 dicembre 2019, ma resta ancora un’ipotesi. Bisognerà quindi attendere l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio 2019 per capire se la proroga dell’Ape social ci sarà o meno. Tramite questa misura, comunque, entro il 31 dicembre 2018 si potrà andare in pensione raggiungendo il requisito anagrafico di 63 anni e quello contributivo di 30 anni. Per poter godere di questa soluzione bisognerà assistere il familiare di 1° grado con handicap grave da almeno 6 mesi dalla presentazione della domanda.
Dal 2018 possono uscire prima anche i lavoratori precoci che hanno 41 anni di contributi, dei quali almeno 12 versati prima del compimento del 19° anno di età. Tra gli altri requisiti, oltre all’assistenza da almeno 6 mesi prima della presentazione della domanda, spicca l’iscrizione a una forma di previdenza obbligatoria prima del 1° gennaio 1996 e la cessazione dell’attività lavorativa.
Pensione anticipata Legge 104: come funziona con l’invalidità
Un’altra soluzione di pensione anticipata è quella che riguarda l’invalidità del soggetto, con un tasso però superiore all’80%. Tale beneficio è però previsto solo ai lavoratori dipendenti del settore privato. Costoro possono uscire prima al compimento dei 60 anni di età (uomini) o 55 (donne) a condizione che abbiano minimo 20 anni di contributi.
I dipendenti pubblici, invece, sono esclusi da questa soluzione. Tuttavia, come ricorda Orizzonte Scuola, “hanno diritto alla pensione di inabilità tutti i lavoratori dipendenti pubblici che abbiano un’inabilità permanente e assoluta, fisica o mentale, a svolgere qualsiasi attività lavorativa, non derivante da causa di servizio”. Il requisito da soddisfare corrisponde nel possesso di 5 anni di anzianità contributiva, dei quali almeno 3 versati nel quinquennio precedente il termine dell’attività professionale. L’inabilità dovrà comunque essere accertata da apposita commissione medica che rilascerà il verbale di invalidità, nel quale specificherà patologia e percentuale di invalidità, e che potrà da diritto a specifiche prestazioni previdenziali.
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