Decreto fiscale 2019 è legge: fattura, conto corrente e Iva. Le novità

Pubblicato il 13 Febbraio 2019 alle 06:13 Autore: Daniele Sforza

Il Decreto Fiscale 2019 è Legge. Ecco quali sono le principali novità previste per il prossimo anno, dalla fattura elettronica al conto corrente.

Decreto fiscale 2019 è legge
Decreto fiscale 2019 è legge: fattura, conto corrente e Iva. Le novità

Testo completo Decreto fiscale 2019


Il Decreto Fiscale è legge. Diverse le novità in arrivo nel 2019, riguardanti diversi aspetti chiave. Dall’introduzione del tanto discusso obbligo di fattura elettronica, al bonus bebè. Dalla pace fiscale, con tutte le sue ramificazioni, all’Iva precompilata, passando per l’estensione del controllo sul conto corrente da parte della Guardia di Finanza. Andiamo quindi a riepilogare brevemente le principali novità contenute nel Decreto Fiscale.

Decreto fiscale 2019: la fattura elettronica

L’obbligo di fattura elettronica entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2019. Nel primo semestre sono escluse sanzioni per eventuali ritardi nelle comunicazioni, mentre nel terzo trimestre dell’anno le sanzioni saranno ridotte al 20%. A partire dal 1° luglio 2019, invece, le fatture dovranno essere emesse entro 10 giorni dall’operazione. La registrazione dovrà avvenire entro il giorno 15 del mese seguente. Esenti dall’obbligo di fattura elettronica i titolari di partita Iva che rientrano nel regime agevolato, quindi dei minimi o forfettario. La numerazione progressiva delle fatture è stata abolita. I soggetti esonerati dall’obbligo avranno comunque facoltà di adoperare la fattura elettronica. Esonerati dall’obbligo di fattura elettronica anche medici e farmacisti e per le società sportive dilettantistiche con incassi annui inferiori a 65.000 euro.

Decreto fiscale 2019: pace fiscale

Si passa quindi alla pace fiscale, che comprenderà diverse misure. A cominciare dalla cancellazione delle cartelle relative al pagamento evaso di multe, bollo auto e tributi locali notificate tra il 2000 e il 2010 e con importi inferiori a 1.000 euro. Tale misura sarà completata entro il 31 dicembre 2018 in automatico.

Introdotta la rottamazione ter delle cartelle esattoriali notificate dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017, con tempi più lunghi e nuove rate di importi inferiori. Chi aderiva alla precedente sanatoria e ha regolarizzato la propria posizione debitoria entro il 7 dicembre 2018 potrà accedere alla nuova rottamazione.

Infine è introdotta anche la definizione agevolata dei verbali di contestazione, degli avvisi di accertamento e delle controversie tributarie. Sotto quest’ultimo aspetto la situazione si concluderà con il pagamento del 90% dell’importo dovuto. La percentuale cala in caso di sentenza favorevole di primo grado (40%) e nel caso in cui l’Agenzia delle Entrate sia stata dichiarata soccombente nei precedenti gradi di giudizio (dal 15% al 5%).

Il condono fiscale per debiti fino a 100 mila euro è stato cancellato. Al suo posto troviamo la sanatoria sugli errori formali commessi fino alla data di entrata in vigore del decreto, ovvero fino al 24 ottobre 2018. La sanatoria avverrà tramite il versamento di 200 euro per ogni periodo d’imposta a cui fanno riferimento le violazioni.

Decreto fiscale 2019: conto corrente e polizza dormiente

Banche e compagnie assicurative dovranno attivarsi per cercare eventuali beneficiari titolari di conti correnti e polizze assicurative dormienti. Non sarà dunque più permesso agli enti sopra riportati di aspettare richieste di liquidazione da parte di titolari, ma sarà di contro attivata una ricerca dei beneficiari che hanno ancora titolarità sui prodotti in oggetto.

Decreto fiscale 2019: bonus bebè

Prorogato al 31 dicembre 2019 il bonus bebè. L’assegno sarà erogato però solo per il primo anno di vita e l’importo dipenderà dal reddito Isee. L’importo dell’assegno ammonterà infatti a 960 euro per i nuclei familiari con reddito Isee fino a 25 mila euro e aumenterà per i nuclei familiari con reddito Isee inferiore a 7 mila euro.

Decreto fiscale 2019: controlli sul conto corrente

Anche la Guardia di Finanza avrà l’autorizzazione ad accedere ai conti correnti per attività di controllo e monitoraggio tramite l’Anagrafe dei rapporti finanziari. La misura è finalizzata al contrasto all’evasione fiscale. L’acquisizione e la conservazione dei dati avrà durata non superiore a 10 anni, estendendo così i tempi attualmente vigenti.

Decreto fiscale 2019: Iva precompilata

A partire dal 1° gennaio 2020 partirà la precompilata per le liquidazioni trimestrali e la dichiarazione annuale Iva. Il processo è diretta conseguenza dell’obbligo di fattura elettronica che partirà dal prossimo anno e che consentirà di acquisire i dati necessari. Chi dal 2020 accetterà la precompilata sarà esonerato dall’obbligo della registrazione delle fatture e degli acquisti.

Decreto fiscale 2019: multe più salate

Gli automobilisti che saranno trovati a circolare con la propria auto sprovvista di assicurazione riceveranno multe ben più salate rispetto a quelle previste attualmente. Si parte da un minimo di 848 euro fino a un massimo di 3.393 euro. Tra le sanzioni previste spicca anche la sospensione della patente per 30 o 60 giorni e il sequestro dell’auto per 1 mese e mezzo. Queste ultime sanzioni saranno riservate ai soggetti che saranno stati trovati più volte a guidare senza la polizza RCA acronimo di responsabilità civile auto.

Decreto fiscale 2019: le altre misure

Tra le altre importanti misure contenute nel Decreto Fiscale 2019 spicca anche la riduzione delle tasse sulle sigarette elettroniche, che arriverà al 10% per quelle con nicotina e al 5% per quelle senza nicotina.

Sono poi previsti degli incentivi per la creazione della rete unica Tim-Open Fiber al fine di agevolare lo sviluppo di infrastrutture nuove e avanzate in banda ultra larga.

Introdotta poi una tassa dell’1,5% sul valore dell’operazione legata ai money transfer su importi dai 10 euro in su.

Prorogata fino al 31 dicembre 2019 la cassa integrazione straordinaria per le aziende in crisi con meno di 100 dipendenti.

Capitolo banche. Le popolari di Sondrio e Bari dovranno completare la trasformazione in Spa entro il 31 dicembre 2019. In ambito Bcc, è stata semplificata la procedura di sottoscrizione di azioni delle Banche di credito cooperativo e delle banche etiche.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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