Pensioni ultime notizie: Quota 100, Salvini “Fornero non vale i decimali”
Sul fronte pensioni ultime notizie riportano le dichiarazioni di Matteo Salvini su Quota 100: conta più la Legge Fornero o i decimali?
Sulle pensioni ultime notizie ruotano attorno a Quota 100 e al reddito/pensione di cittadinanza, le due misure principali della Legge di Bilancio 2019. Quelle sotto la lente d’ingrandimento di Bruxelles, nonché quelle per le quali sono previsti tagli importanti, anche se il governo non vorrebbe modificarne la struttura originaria. Ma così sarà.
Le prospettive virano infatti verso un blocco del deficit al 2,04% e non oltre quella cifra, come continuano a ribadire i due vicepremier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Ma la forbice dei risparmi continua a tagliare e per ora le previsioni parlano di un 4% in totale, ripartito in forma equa su Quota 100 e reddito di cittadinanza. Si era parlato anche di un ulteriore taglio di mezzo punto percentuale per ciascuna misura, ma alla fine si è volto lo sguardo verso altro per raggiungere l’obiettivo fortemente consigliato dall’Europa ed evitare così la procedura d’infrazione.
Pensioni ultime notizie: Salvini su Quota 100, cosa ha detto
Se il lavoro del governo e i numeri dicono una cosa, a parole continua lo scontro verbale tra i vertici italiani e quelli europei. Le ultime parole del ministro dell’Interno Salvini dalla scuola di formazione politica della Lega sono su Quota 100 e continuano sulla scia di quanto già ribadito nelle ultime settimane. La volontà del popolo conta più dei decimali, questo il concetto. “Abbiamo iniziato a smontare pezzo per pezzo la Legge Fornero. Vi garantisco che a Bruxelles possono dire quello vogliono, ma finiremo di smontarla pezzo per pezzo. Il diritto al lavoro, alla vita e alla pensione valgono più dei decimali”.
Pensioni ultime notizie: il punto su Quota 100
Intanto continuano le riflessioni su Quota 100. Da quello che originariamente doveva essere la misura è costellata ora di limitazioni e paletti che penalizzano fortemente la volontà dei pensionandi. Si parte dall’avvio, previsto in ritardo per garantire maggiori risparmi e meno finestre di uscita. La scuola, come fanno sapere i sindacati, non parteciperà quest’anno all’uscita anticipata con Quota 100, ma sarà costretta ad aspettare il 2020. Senza contare che per chi esce prima con Quota 100 l’assegno pensionistico sarà più basso. Per i dettagli, tuttavia, non ci resta che attendere l’ufficializzazione della misura.