Bolletta luce: Tari 2019, quanto si paga
Tra le novità presenti nei numerosi emendamenti alla Legge di Bilancio spiccava anche l’introduzione della Tari 2019 nella bolletta della luce. Una bolletta che già nel suo seno cova il canone Rai, sarebbe potuta diventare ancora più pesante ospitando anche la Tari, che si sarebbe pagata in 6 rate annuali. L’emendamento è a firma Lega ed è stato presentato in Commissione Bilancio al Senato. La misura, naturalmente, ha finalità anti-evasione, ma invero non riguarderà neppure tutti i Comuni. Andiamo a vedere cosa avrebbe previsto questa novità nel dettaglio, tuttavia alla fine non approvata.
Tari 2019 in bolletta luce: per quali Comuni
L’emendamento è ancora in attesa di approvazione, ma qualora dovesse diventare definitivo non spetterebbe a tutti i Comuni, bensì solo a quelli in dissesto o in situazione di rischio. La finalità anti-evasione è sotto questo aspetto lapalissiana. Infatti è da considerare l’esempio di Terni, dove, come riferiscono fonti di Palazzo Spada, ai 12 milioni previsti dalla seconda rata Tari ne è arrivato effettivamente solo 1.
Nei Comuni che si ritrovano in questa situazione, la Tari verrebbe dunque pagata assieme alla bolletta della luce, a cadenza bimestrale. Non ci sarebbe più quindi l’acconto e il saldo Tari come imposta a sé stante, ma una rata bimestrale da versare con l’importo della bolletta. Il procedimento non sarà comunque automatico. A seguito dell’eventuale approvazione della misura, i Comuni interessati e in possesso dei requisiti avranno la possibilità di accordarsi con le aziende elettriche per l’inserimento degli importi dovuti in bolletta.
Tari 2019 in bolletta luce: importi
L’utente, oltre all’energia elettrica, si ritroverebbe così a pagare anche il canone Rai e la Tari insieme. Quest’ultima imposta, peraltro, avrebbe importi piuttosto contenuti. Mediamente attorno ai 20 euro mensili (e dunque 40 euro ogni bimestre), facendo una simulazione proprio sul caso di Terni, dove in media una famiglia tipo paga di Tari 200-250 euro.