Conto deposito 2019: importo bollo e migliori, quanto si guadagna
Come scegliere il miglior conto deposito e quale conviene tra quello libero e quello vincolato? Ecco come funziona e le informazioni utili.
Guida conto deposito 2019
Il conto deposito è uno strumento che consente a un soggetto di investire una certa somma, al fine di generare un rendimento sulla liquidità e quindi ottenere più di quanto originariamente versato. Ha dunque finalità di risparmio, in quanto le somme vengono accantonate in questo tipo di conto, e soprattutto di rendimento, con tassi di interesse variabili in base al tipo di conto deposito e alla durata dell’accantonamento.
Conto deposito libero o vincolato: qual è meglio?
Esistono due tipologie di conti deposito. Il primo è quello libero, il secondo è vincolato. Come è facile intuire il conto deposito libero consente di accantonare delle somme, ma non impedisce il prelievo da parte del titolare. In pratica sarebbe una sorta di conto corrente evoluto o potenziato. Il conto deposito vincolato consente invece di “mettere da parte” una certa somma e “congelarla” per un determinato periodo di tempo. Sulla liquidità versata sarà poi generato un rendimento, che può essere più o meno elevato, in ogni caso maggiore rispetto a quello generato sulle somme versate su un conto deposito libero. Il rendimento sarà certamente meno interessante rispetto ad altri strumenti di investimento più rischiosi, ma comunque importante e naturalmente più sicuro.
Conto deposito: importo bollo, come funziona
L’imposta di bollo sul conto deposito è un tributo che il titolare del conto deve versare proporzionalmente alla somma depositata. Infatti l’imposta è pari al 2 per mille, ovvero allo 0,20% calcolato sulle giacenze. Fino al 31 dicembre 2013 l’imposta di bollo sui conti deposito era pari all’1,5 per mille, ma la Legge di Stabilità 2014 ha incrementato la percentuale facendola arrivare al 2 per mille. Va comunque fatta una distinzione tra persone fisiche e persone giuridiche. Mentre per le prime non c’è alcun limite massimo, per le seconde il tetto è di 14.000 euro.
Inoltre il deposito può essere distinto o meno dal conto corrente. Nel primo caso l’imposta di bollo è versata proporzionalmente alla somma depositata, e dunque allo 0,20%. Nel secondo caso, ovvero nell’eventualità di conti deposito in conto corrente, l’imposta di bollo va calcolata distinta da quella applicata sul conto corrente. In breve, il pagamento sarà sempre proporzionale esclusivamente alla somma depositata (e sempre al 2 per mille) e vincolata. Queste giacenze non saranno però annoverate in quelle su cui si applica l’imposta di bollo sul conto corrente, che opera solo per giacenze medie superiori a 5.000 euro.
Conto deposito 2019: quale scegliere
Come scegliere il miglior conto deposito nel 2019? Ovviamente non esiste nessun conto deposito che sia oggettivamente il migliore in assoluto, ma la convenienza delle offerte può variare in base all’istituto di credito e soprattutto alle esigenze dell’investitore. Va comunque detto che ad oggi molte banche, per accaparrarsi clienti, si offrono di pagare anche l’imposta di bollo e azzerano le spese. Si tratta di promozioni interessanti da valutare, ma solo dopo aver fatto una panoramica sui prodotti a disposizione.
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