Domenica 11 luglio si terranno le elezioni parlamentari in Bulgaria per eleggere il nuovo Parlamento. Le precedenti si erano tenute il 4 aprile ma era emerso un quadro politico frammentato nell’Assemblea Nazionale. Subito dopo il voto il presidente Radev aveva concesso tre mandati esplorativi che però si sono rivelati poco fruttuosi e non hanno formato il Governo.
In quell’occasione, il GERB del Primo ministro uscente si era confermato come primo partito con il 25,80 % delle preferenze e ben 75 seggi. Le preferenze erano però calate a seguito degli scandali per corruzione del premier. Proprio per questo motivo i leader degli altri partiti avevano fatto sapere di non essere disponibili a collaborazione con il GERB.
E al presidente Radev non era rimasta che una soluzione, cioè sciogliere l’Assemblea Nazionale e chiamare i cittadini alle urne nuovamente. I tentativi di formare un governo non avevano prodotto nessuna coalizione in grado di avere una maggioranza.
Elezioni Parlamentari: i partiti in lizza
A competere per cercare di trionfare alle Elezioni Parlamentari in Bulgaria c’è sicuramente il GERB del primo ministro uscente Bojko Borisov. È stato il più votato ad Aprile nonostante un calo nelle preferenze. A seguire c’è stato il movimento populista “C’è un popolo come questo” del cantante e showman Slavi Trifonov con 51 seggi e il 17,9 %. Al terzo posto il Partito Socialista, movimento storico che è stato per anni all’opposizione e che ha preso il 15 % delle preferenze.
Ci sono poi altre liste che hanno preso minori voti e che sono presenti da anni alle elezioni come Diritti e Libertà di Ahmed Dogan che ha preso il 10%. Oppure troviamo movimenti in forte crescita come Bulgaria Democratica che fa parte della famiglia del PPE, come peraltro il GERB. Questo partito, che ha preso il 10% ad aprile punta a diventare il terzo partito e l’ago della bilancia per formare il nuovo governo. Tema forte della sua campagna è il consenso dei giovani, specie quelli che non hanno mai votato. Il sorpasso avverrebbe ai danni della coalizione di centrosinistra Coalizione per la Bulgaria, la cui composizione non è ancora molto chiara, e potrebbe essere decisivo per superare l’impasse.
Cosa dicono i sondaggi
Secondo gli analisti non dovrebbe aversi una situazione dissimile da quella di Aprile, con risultati pressoché uguali. Questo significherebbe una situazione politica molto frammentata con interessi diversi da mettere assieme e nuove difficoltà per il nuovo governo. Il prossimo gabinetto, quindi, sarà una coalizione e probabilmente non avrà molta forza ma una oggettiva debolezza. Il che potrebbe non bastare a metterlo al riparo da critiche ma soprattutto scandali, che hanno colpito molti esponenti politici tra cui il leader del principale partito Bojko Borisov. Quest’ultimo si è presentato in questi giorni prima del voto come vittima di un complotto per farlo fuori e recuperare il consenso perso.
Il presidente Radev, invece, ha espresso forti preoccupazione nel caso si dovesse ripetere la stessa situazione di Aprile. Perché potrebbe gettare la Bulgaria in un forte caos istituzionale e politico, con una pandemia in corso. Ha infatti esortato le parti in gioco a impegnarsi in un dialogo per superare le divisioni ed evitare lo stallo. Il quadro però sarà più chiaro e ci si augura meno frammentato dopo il voto di domenica, per poter assicurare un governo a questa piccola nazione tra i Balcani e l’Asia.