È la Campania la regione in cui in media si spende di più per l’assicurazione auto. È qualcosa di risaputo, del resto, come il fatto che sia la provincia di Napoli ad influire in questa classifica molto più delle altre.
Secondo Codacons in Campania in media si paga 532,9 euro all’anno, decisamente più di quanto si deve spendere nelle regioni più economiche. Per esempio la Valle d’Aosta, dove si rimane sotto le 300 euro, a 295,6 euro.
Sono chiaramente le regioni più piccole, senza grandi aree urbane e con minore densità umana e automobilistica, quelle più economiche. Dopo la Valle d’Aosta infatti vi è il Molise, con 314,7 euro, il Friuli Venezia Giulia, con 321,2, la Basilicata, con 334,1, il Trentino Alto Adige, con 336,7.
Alcune di queste aree sono anche decisamente più ricche della Campania, e quindi il gap, in termini di peso sul reddito della RC auto, diventa ancora più grande.
Dopo la Campania le regioni più care sono la Toscana, con 468,5 euro, e il Lazio, con 463 euro.
Tra le regioni con RC auto più alta vi sono altre aree del meridione, come Puglia, Sicilia o Calabria, dove si superano i 400 euro annui di spesa.
È anche per questo che il governo ipotizza una tariffa unica nazionale, che certamente favorirebbe il Sud, a discapito della gran parte del Nord.
Ed è per ovviare ai costi elevati, spesso molto superiori a quelli che si trovano all’estero, che sempre più italiani si affidano a siti per comparare le assicurazioni auto, e così risparmiare.
RC auto, le città più economiche e più care
Se dalle regioni ci spostiamo alle città osserviamo che sono quelle meno popolate le meno costose dal punto di vista dell’assicurazione auto. Oristano con 294,8 euro di media è la meno cara, poi viene Aosta, con 295,6, seguita da Biella, Pordenone e Campobasso. Tra le 10 città più economiche 7 sono del Nord, solo 3 del Sud, oltre a Oristano anche Campobasso e Enna.
E le più care? Secondo Ivass (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) batte tutti Napoli con 61,6 euro di media, seguita da Prato, Caserta, Pistoia e Massa Carrara. Campania e Toscana, insomma.
Cambierà qualcosa grazie al ruolo del web? O conteranno di più le mosse della politica?