Manovra e primarie Pd sono i due temi affrontati da Ipsos in un sondaggio andato in onda per l’ultima puntata di Di Martedì del 2018.
Sondaggi politici Ipsos: il futuro del Pd si chiama Zingaretti?
Con l’uscita di Minniti dalla corsa, le primarie Pd hanno perso quel poco di appeal che avevano. La vittoria di Zingaretti appare quasi scontata. Gli avversari sembrerebbero non avere alcuna chance. Nemmeno l’ex segretario Martina, nonostante l’appoggio di buona parte della truppa renziana orfana del suo leader. Renzi, infatti, ha dichiarato il suo disinteresse per la partita in corso e preferisce correre in solitaria con attacchi quotidiani al governo e il suo documentario su Firenze andato da poco in onda in tv. Visto lo stato delle cose c’è da chiedersi chi potrebbe garantire un futuro ad un Pd così malmesso.
Secondo Ipsos, Zingaretti viene indicato come il più adatto a ricoprire il ruolo di leader (28%). Ben lontani si trovano sia Martina (13%) che Renzi (9%). Ma il risultato che fa più rumore è un altro. Quasi un terzo dell’elettorato (27%) non sceglierebbe nessuno di loro. Dovesse vincere le primarie, Zingaretti dovrà lavorare molto per recuperare la fiducia della base.
Sondaggi politici Ipsos: manovra, italiani soddisfatti da quota 100
Secondo fonti del Ministero del Tesoro, la trattativa sulla manovra tra Roma e Bruxelles sarebbe andata a buon fine. Quota 100 e reddito di cittadinanza avranno meno risorse. Stando ai dati Ipsos, la prima misura soddisfa quasi un italiano su due (49%).
Infine, nella “battaglia” sulla manovra che ha visto protagonisti governo giallo verde e Commissione Ue, quest’ultima viene vista dal 52% degli italiani come “il vero problema per l’Italia, insieme a Draghi”. Solo il 34% degli intervistati indica Di Maio e Salvini come responsabili del corto circuito politico ed economico che sta attraversando il Paese. Segno che la luna di miele tra i cittadini e esecutivo sta continuando.
Sondaggi politici Ipsos: nota metodologica
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