Proroga fattura elettronica, ricorso al via
L’obbligo di fattura elettronica scatterà dal 1° gennaio 2019, ma non tutti sono ancora pronti per l’introduzione della novità. Tra i contrari l’Associazione Nazionale Commercialisti, che ha perfino optato per la via giudiziaria, depositando presso il Tribunale Civile di Roma un ricorso contro l’Agenzia delle Entrate. L’ANC richiede urgentemente un differimento dell’introduzione dell’obbligo di fattura elettronica. Tra i principali motivi di questa richiesta spicca la mancata protezione dei dati personali.
Una questione di privacy e una richiesta di differimento, quella dell’Anci fatta per voce del suo presidente Marco Cuchel, sulla quale però non tutti sono d’accordo. È il caso dell’Associazione Italiana Dottori Commercialisti, che si è dissociata dalla proposta dell’ANC affermando che, nonostante i legittimi timori, una proroga non gioverebbe a nessuno.
Fattura elettronica 2019: richiesta proroga. Il comunicato ANC
In un comunicato stampa del 14 dicembre 2018, ANC ha reso noto il ricorso fatto presso il Tribunale di Civile di Roma contro l’Agenzia delle Entrate. La richiesta riguarda il “differimento dell’entrata in vigore della normativa sulla fatturazione elettronica, almeno fino a quando il sistema non sarà sanato da una serie di vizi relativi al possibile uso improprio dei dati, vizi che pongono gravissimi pregiudizi sulla privacy degli utenti e sulla sicurezza del sistema economico del Paese”.
Il presidente dell’Associazione Marco Cuchel ha parlato di “misura estrema” arrivata dopo una serie di “segnalazioni, istanze e richieste di incontro”. Inoltre, “nel ricorso sono state denunciate le lesioni del diritto fondamentale alla protezione dei dati personali di cui all’art. 2 della Costituzione e all’art. 8 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e all’art. 16 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in relazione al Regolamento europeo 2016/679”.
ANC ha fatto sapere che le prime segnalazioni sono cominciate nel lontano 2017. Ma una serie di apparenti accoglimenti e susseguenti reticenze sulla questione ha sospinto l’Associazione a preferire l’opzione giudiziaria. “Inascoltati tutti i nostri avvertimenti”, scrive Cuchel, “è giunto il momento di affidarsi alla Giustizia, affinché siano ripristinate le regole che il diritto impone”.
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Fattura elettronica 2019: il parere contrario di AIDC
Non tutti i colleghi di ANC sono però d’accordo con il comunicato stampa sopra riportato. È il caso di AIDC, che in un apposito comunicato diffuso nella stessa data, si è dissociato da quanto espresso da ANC. “L’Associazione italiana dottori commercialisti non ritiene che tardive istanze, di differimento o proroga, siano di giovamento ad alcuno. Nel leggere l’odierno comunicato stampa dell’ANC, inerente l’ennesimo atto volto a ottenere una proroga o differimento nell’introduzione della fattura elettronica, l’AIDC intende precisare che ANC non è rappresentativa dell’intero panorama degli iscritti all’albo dei Dottori Commercialisti e non rappresenta il pensiero dell’intera categoria”.
La ragione del parere contrario sta nel fatto che “AIDC non ritiene che tardive istanze, di differimento o proroga, comunque motivate, siano di giovamento ad alcuno”.
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