La notizia riguardante l’esonero di José Mourinho, da parte della dirigenza del Manchester United, ha fatto parecchio scalpore. Oltre al fatto che la stagione non fosse iniziata nel migliore dei modi, considerando lo stato di forma altalenante della squadra, i rapporti tra il tecnico portoghese e lo spogliatoio erano tesi da tempo. A partire da litigi con giocatori singoli, fino ad arrivare al posizionamento in campo: numerose infatti le partite in cui molti giocatori sembravano non trovare la propria posizione. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la sconfitta subita contro il Liverpool per 3-1. Ennesima partita nella quale lo United non ha dimostrato di essere la squadra che tutti conoscono.
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Manchester United, il resoconto degli anni di Mourinho con i Red Devils
Il tecnico portoghese è stato annunciato dalla dirigenza di Manchester in data 27 Maggio 2016. Pochi mesi dopo, è arrivato il primo trofeo stagionale, il Community Shield vinto contro il Leicester di Ranieri. Nel Febbraio successivo, è arrivato il secondo titolo della stagione, la Coppa di Lega vinta contro il Southampton. Dopo l’eliminazione dalla FA Cup per mano del Chelsea, il terzo e ultimo titolo è stato l’Europa League, nella finale vinta 2-0 contro gli olandesi dell’Ajax.
La stagione successiva non inizia nel migliore dei modi, a causa della sconfitta incassata contro il Real Madrid nella Supercoppa Europea, che vede affrontarsi i due vincitori delle due principali competizioni europee. Nel giro di pochi mesi (Dicembre e Marzo), arrivano le eliminazioni dalla Coppa di Lega e dalla Champions League. In campionato, la squadra allenata dallo Special One ha ottenuto il secondo posto, proprio dietro ai rivali del Manchester City, allenato da Pep Guardiola.
Manchester United, non tutta rose e fiori dunque l’esperienza di Mourinho
Ad influenzare l’esperienza di Mou all’Old Trafford non solo i risultati sul campo. Sappiamo benissimo tutti che lo Special One è un personaggio istrionico come pochi se ne vedono in giro nel mondo del calcio. Questo lo ha portato a numerosi scontri extra campo, come le litigate con i giornalisti, la querelle con Antonio Conte quando quest’ultimo allenava il Chelsea e i sopracitati problemi con lo spogliatoio, Pogba su tutti.
Sono arrivati anche i ringraziamenti dell’allenatore portoghese, rivolti a tutto l’ambiente del Manchester United, dicendosi orgoglioso di aver fatto parte della famiglia dello United e che lascia tante persone meravigliose che hanno lavorato con lui in questi anni.
Due anni e mezzo ricchi in stile Mourinho, capace di spaccare profondamente le opinioni su di lui. Tra qualche trofeo e un carattere sempre particolare da gestire e raccontare.