Quota 100, Tria “parte ad aprile”
Ultimamente si era parlato di un rispetto dei tempi di avvio per Quota 100 e reddito di cittadinanza e tra gli ultimi a parlare di questo sono stati proprio i due vicepremier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Tuttavia, in occasione della registrazione della puntata di Porta a Porta, il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha smentito i vertici Lega-M5S, dando altre tempistiche e sfornendo alcuni dettagli sulla Legge di Bilancio 2019 che sarà approvata entro la fine dell’anno.
Pensioni ultime notizie: Quota 100, quando parte veramente
Quota 100 e reddito di cittadinanza non partiranno subito, come Salvini e Di Maio hanno continuato a ripetere negli ultimi giorni. Ci saranno invece delle tempistiche diverse da rispettare. Il lancio delle due misure è infatti previsto per primavera, e più nello specifico a partire dal 1° aprile 2019. Quota 100, tuttavia, partirà ad aprile solo per i privati, mentre i dipendenti del pubblico impiego dovranno attendere il mese di ottobre per sfruttare l’uscita anticipata. Dovrebbe essere quindi confermato lo slittamento per i docenti statali direttamente al 2020, a meno che non ci siano misure di “salvaguardia” per la categoria.
Pensioni ultime notizie: Quota 100 ridimensionata?
Il deficit resterà al 2,04%, e ciò ha legittimato l’accordo tra governo Italiano e Unione europea, confermando anche, come detto dallo stesso Tria, che non ci sono frizioni tra Bruxelles e Roma. E, soprattutto, che questo accordo rappresenta l’ennesima testimonianza “di come questo governo non voglia uscire dall’euro”.
Per rientrare nei numeri c’è stato un ridimensionamento delle risorse stanziate per Quota 100 (2,7 miliardi) e reddito di cittadinanza (1,9 miliardi). Sempre sul fronte pensioni è da stimare una sorta di congelamento che rallenterà la rivalutazione delle pensioni all’inflazione, producendo risparmi di 2,2 miliardi per i prossimi 3 anni, di cui il maggior risparmio per le casse dello Stato si avrebbe nel 2021 (1,3 miliardi). L’intervento toccherà solo gli assegni superiori a 1.521 euro.
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Pensioni ultime notizie: contributo di solidarietà, gli effetti
Confermato anche il taglio alle pensioni d’oro, ma il gettito derivante da questo colpo di forbice sarà più simbolico che altro. Sono infatti previste entrate pari a 236 milioni di euro in totale (2019-2021), ripartiti tra 76 milioni (2019), 80 milioni (2020) e 83 milioni (2021). Il contributo di solidarietà prevede 5 fasce e partirà da una base del 15% per chi supera i 100 mila euro e si ferma a 130.000 euro, fino al massimo del 40% per chi supera i 500.000 euro.
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