Che fine ha fatto l’autonomia per le regioni del Nord richiesta da Emilia Romagna, Lombardia e Veneto? Nei mesi scorsi il governo aveva detto che il decreto legge sull’autonomia regionale sarebbe stato approvato entro la fine dell’anno. Concetto ribadito negli ultimi giorni dal vicepremier Matteo Salvini.
Sondaggi politici Swg: autonomia, a che punto siamo?
In un’intervista al Corriere della Sera, il governatore della Lombardia, Attilio Fontana ha chiesto all’esecutivo “un guizzo per arrivare fino in fondo prima di Natale”. “Non ci sono ostacoli politici ma tecnici – ha detto il presidente lombardo – E non ho trovato resistenze nemmeno tra i Cinque Stelle. È rimasta solo la voce stonata di qualche gattopardo”.
Tesi confermata dalla ministra per le Regioni Erika Stefani in un’intervista a Libero: “Non ho avuto riscontro dai ministri della Salute, dell’Ambiente e della Giustizia e poi da Lavoro e Sviluppo economico, i dicasteri di Di Maio”. Quello dell’autonomia regionale è un tema sempre più sentito dalla popolazione.
Secondo un sondaggio Swg, è aumentata la quota di chi ritiene importante avere un paese federalista. Erano il 39% un anno fa, ora sono quasi un italiano su due (46%). Un Paese federale, in cui il potere sia meno centralizzato, piace al 70% degli elettori leghisti ma anche al 59% dei pentastellati, freddini invece gli elettori democratici (29% di favorevoli).
Sondaggi politici Swg: sì trasversale all’autonomia regionale
Cresce anche la percentuale di chi ritiene che le regioni dovrebbero avere più poteri (dal 48% del 2017 al 52% di oggi). Secondo Swg, l’autonomia regionalista in questo caso mette d’accordo sia Lega, M5S che Pd. Piace infine anche il federalismo fiscale, approvato dal 63% degli intervistati.
Sondaggi politici Swg: nota metodologica
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