Il 10 dicembre si sono festeggiati i 70 anni della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Una ricorrenza celebrata in tutto il mondo. Anche in Italia. “Il riconoscimento a livello globale che tutti gli esseri umani nascono liberi e godono di inalienabili e uguali diritti rappresenta oggi un principio che precede gli stessi ordinamenti statali – ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – Il rispetto della dignità della persona non è, infatti, dovere esclusivo degli Stati, bensì un obbligo che interpella la coscienza di ciascuno”.
Ma dopo 70 anni, quanto è condivisa la Dichiarazione? A porre questa domanda ai cittadini di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento, è stato l’istituto Demos & Pi che ha pubblicato poi i risultati nell’Osservatorio sul Nord Est per Il Gazzettino. Ebbene, secondo l’indagine, il 55% dichiara di essere molto o abbastanza d’accordo con il contenuto della Carta, mentre solo una piccola percentuale, il 7%, si dice contrario. Un altro dato fa però clamore. Il 36% ammette di non essere a conoscenza di questa Dichiarazione.
L’adesione e la condivisione ai valori della Carta è trasversale in tutti i partiti, seppur con valori percentuali diversi. Si va dal 68% degli elettori del Partito Democratico al 43% della Lega, passando per il 52% di Forza Italia e il 63% del Movimento 5 Stelle.
Infine agli intervistati è stata chiesta un’opinione su un passaggio dell’articolo 13 contenuto nella Dichiarazione e che dice: “Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi Paese”. Qui il 72% dei nordestini si è dichiarato completamente favorevole con questa affermazione.
Sondaggi politici Demos: nota metodologica
L’Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 5-7 novembre 2018. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI e river sampling su social media da Demetra. Il campione, di 1005 persone (rifiuti/sostituzioni: 5695), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 15 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento; per area geografica, sesso e fasce d’età (margine massimo di errore 3.1% con CAWI).
Il campione è stato ponderato in base alle variabili socio-demografiche. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all’unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l’analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.