Visita fiscale Inps: riduzione medici fiscali M5S, cosa cambierebbe

Novità importante in merito alla visita fiscale Inps, con un emendamento che ridurrebbe drasticamente il numero dei medici fiscali.

Visita fiscale Inps: riduzione medici fiscali M5S, cosa cambierebbe
Visita fiscale Inps: riduzione medici fiscali M5S, cosa cambierebbe

Emendamento medici fiscali M5S, cosa dice


Un emendamento alla Legge di Bilancio a firma M5S della senatrice Nunzia Catalfo riguarda anche i medici fiscali e in particolare l’universo della visita fiscale Inps. L’emendamento presentato in Commissione Bilancio al Senato era stato prima ritirato, ma il ritiro infine è stato revocato dalla senatrice Elisa Pirro. Tale proposta prevederebbe il licenziamento di oltre 1000 medici fiscali che lavorano per l’Inps. Invece di agire per la stabilizzazione di tale professione, andrebbe a incentivare il fenomeno del precariato. Distruggendo, in conclusione, quanto fatto con la riforma del Polo Unico. L’emendamento prevede un concorso finalizzato all’assunzione di 708 medici, tra cui 500 posti sarebbero riservati ai medici fiscali. Il che equivarrebbe a lasciar fuori tutti gli altri. Subito è montata la rabbia delle associazioni di settore.

Visita fiscale Inps: licenziamento medici fiscali

Il segretario nazionale di Fimmg-Inps Alfredo Petrone si è subito scagliato contro l’emendamento prima proposto, poi ritirato e infine di nuovo riproposto. Perché andrebbe ad annullare la certezza delle visite mediche di controllo. “Il testo prevede il sostanziale licenziamento di oltre mille medici che da decenni lavorano all’Inps”, ha tuonato. Inoltre si prevede “un aumento del precariato Inps e il fallimento della riforma del Polo Unico della Medicina fiscale, fortemente voluta dalla Fimmg, annullando la certezza delle visite di controllo”. La richiesta finale si traduce così in un “immediato stralcio dell’emendamento”. Qualora questo non avvenisse, l’unica risposta possibile sarebbe l’avvio di “tutte le forme di protesta sindacale”.

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Visita fiscale Inps: emendamento Catalfo, rabbia FNOMCEO

Al coro di proteste si è aggiunta anche FNOMCEO. In un comunicato stampa la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri ha espresso tutto il suo dissenso. Per prima cosa è stata riepilogata la situazione attuale. “Medici intorno ai 55 anni di età che collaborano con l’Inps da più di 20 anni, costretti ad assicurare la loro disponibilità quotidiana a fronte di una retribuzione a visita, per un totale di 10-20 visite mensili”.

Ma non solo. “Medici assunti da 10 anni con contratti atipici, stipendi modesti e strettissimi vincoli di incompatibilità e di esclusiva, senza diritto a ferie, malattia, maternità, senza nessuna garanzia per il futuro”. In tutto, a oggi, sono 1.250 i medici fiscali Inps, a cui si aggiungono 900 medici convenzionati esterni che lavorano per le visite fiscali. Tutte figure professionali che attendevano una stabilizzazione, che alla fine potrebbe non arrivare mai. 1.500 medici potrebbero diventare “esodati con un colpo di spugna, lasciati senza un lavoro a 10 anni dalla pensione”.

Da qui la richiesta del presidente Filippo Anelli. “L’emendamento sia espunto senza se e senza ma, per lasciare il posto a una discussione serena sulla meritata stabilizzazione di questi colleghi. La FNOMCEO non accetta di avere sulla coscienza questi medici, che svolgono senza tutele funzioni delicatissime e di pubblica utilità, e le loro famiglie. Siamo pronti ad agire in tutte le sedi, istituzionali e non, per garantire un futuro a loro e a tutta la Medicina Fiscale”.

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