Pensioni ultima ora: Di Maio “aumento minime e invalidità a febbraio”

Pubblicato il 25 Gennaio 2019 alle 06:49 Autore: Giuseppe Spadaro

Pensioni ultima ora: esterna soddisfazione il vicepremier Di Maio per i risultati raggiunti dal Governo con l’approvazione della manovra. Ecco le novità.

Pensioni ultima ora Di Maio aumento minime e invalidità a febbraio
Pensioni ultima ora: Di Maio “aumento minime e invalidità a febbraio”

Aumento pensione minima e sociale è ufficiale


Saranno oltre 300 mila i potenziali beneficiari di Quota 100. In base alle stime del Governo la misura previdenziale di prossima applicazione consentirà a decine di migliaia di lavoratori di accedere alla pensione prima di quanto previsto dalla riforma Fornero. La formula base ruota intorno a due numeri: 62 anni di età anagrafica e 38 anni di contributi versati. Per conoscere i dettagli bisogna aspettare il decreto che potrebbe vedere la luce nelle prossime settimane.

Pensioni, tra febbraio e marzo gli aumenti

Il governo esulta per i risultati raggiunti: dell’intera manovra l’approvazione di Quota 100 e del reddito di cittadinanza restano i capisaldi principali dal punto di vista simbolico e non solo. Per il 2019 i fondi destinati a Quota 100 saranno di 4 miliardi, ovvero 2,7 miliardi in meno rispetto alla prima bozza della manovra.

Oltre alle novità di Quota 100, Di Maio è soddisfatto per la capacità del Governo di concretizzare le pensioni di cittadinanza. Infatti ha spiegato come tra febbraio e marzo diventerà realtà l’aumento di pensioni minime. E lo stesso varrà per le pensioni di invalidità. In base alla soglia applicata anche per il reddito di cittadinanza chi oggi percepisce una pensione al di sotto dei 780 euro riceverà l’aumento pari alla differenza sino ad arrivare appunto ad un totale di 780 euro.

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Pensioni, confermato cumulo reddito da lavoro e pensioni

Tra i meccanismi che saranno ricompresi in Quota 100 quasi certamente sarà confermato il divieto di cumulo. Non sarà consentito a chi aderirà a Quota 100 sommare alla pensione altro reddito da lavoro oltre la soglia pari 5 mila euro. In più, la durata del divieto di cumulo avrà una durata pari all’anticipo pensionistico. Questo significa che se un lavoratore sarà andato in pensione a 63 anni anziché a 67 anni, non potrà sommare il reddito da lavoro (superiore ad un importo lordo di 5 mila euro) per 4 anni.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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