Chi è il tifoso interista morto
Si chiamava Daniele Berardinelli ed era un ultrà della squadra di calcio di Varese. Stando alle prime ricostruzioni, ancora da confermare, nel luogo dove si sono registrati gli incidenti si sarebbero dati appuntamento gruppi di tifoserie di Inter, Varese e Nizza. Tre tifoserie, gemellate tra loro, secondo alcune ipotesi avrebbero voluto vendicare scontri in cui anni fa si sono affrontati i tifosi del Napoli ed i tifosi del Nizza. Tutto da confermare: al momento è in corso una intensa attività investigativa tesa ad accertare i fatti.
Daniele Belardinelli, Daspo con obbligo di firma
Daniele Berardinelli era abbastanza conosciuto a Varese proprio per la passione per lo stadio. In passato è stato destinatario di Daspo. Infatti dal 2012 non ha potuto frequentare gli stadi per 5 anni a seguito di scontri verificatisi in occasione dell’amichevole Como-Inter. Mentre a Varese dove apparteneva al gruppo nato nel 1997 dei Blood & Honour era stato protagonista della protesta nei pressi dello stadio a seguito della morte del tifoso della Lazio Gabriele Sandri a novembre 20o7. Nell’occasione gli esponenti della tifoseria organizzata chiedevano alla società di non far disputare la gara in programma del Varese. La tensione e i momenti concitati, con uno schiaffo sul volto dell’allora direttore sportivo del Varese, costarono un Daspo con obbligo di firma per 5 anni allo stesso Berardinelli.
Daniele Belardinelli, campione di scherma corta e arti marziali
Classe 1983, sposato e con due figli, Berardinelli era residente a Buguggiate in provincia di Varese. Belardinelli era anche molto noto per la sua passione per scherma corta e arti marziali (“coltello”, “giacca e coltello” e “capraia”). Nel 2015, riferisce Varese Sport, aveva vinto diverse medaglie nel corso di una gara internazionale nelle categorie di riferimento.
Dal punto di vista lavorativo operava nel campo dell’edilizia come socio di una ditta di pavimentisti e piastrellisti con sede nel Canton Ticino. Nessun commento sinora dalla famiglia tranne le parole di uno zio del ragazzo morto che ha detto: “Ci incontravamo ogni tanto perché tutti e due lavoravamo nell’edilizia – ha proseguito lo zio -. Non so cosa sia successo, ho saputo la notizia dal telegiornale”.
Parole del questore di Milano dopo la morte di Daniele Belardinelli
Durissime le parole del questore di Milano Marcello Cardona. Quest’ultimo in conferenza stampa ha annunciato: “Richiederò in via d’urgenza di vietare le trasferte dell’Inter fino alla fine del campionato, provvedimento previsto dal decreto 22/08/2014 numero 119. Il Ministro dell’Interno può emettere il provvedimento. Inoltre domattina chiederò l’immediata chiusura della Curva dell’Inter per cinque giornate più una di Coppa Italia, fino al 31 marzo”.
Parole del ministro Salvini dopo la morte di Daniele Belardinelli
Nel 2018 non si può morire per una partita di calcio.
A inizio anno convocherò al Viminale i responsabili di tifoserie e società di serie A e B, affinché gli stadi e i dintorni tornino a essere un luogo di divertimento e non di violenza.— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) December 27, 2018
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