Influenza gennaio 2019: sintomi, picco e previsioni. Quanto dura
Influenza gennaio 2019: è già stato colpito un milione di italiani circa; il trend sembra muoversi sulla stessa linea di quello dello scorso anno
Sintomi influenza gennaio 2019, quali sono
Arriva il 2019 e per molti arriva anche l’influenza; tuttavia, non c’è motivo di farsi prendere dal panico. Infatti, nonostante sia una patologia da non sottovalutare, spesso basta un po’ di riposo e la giusta dose di medicinali per superare il malessere senza difficoltà.
Influenza gennaio 2019: un male conosciuto
Non ci si attende nulla di nuovo rispetto alle passate stagioni; in pratica, l’entità dell’epidemia non dovrebbe superare la soglia di guardia (anche se quella dell’anno scorso è stata una delle “peggiori” degli ultimi 15 anni). Infatti, due dei 4 ceppi di virus che provocheranno il maggior numero di contagi sono noti già coperti dai vaccini dell’anno scorso; le due “novità”, invece, sono alla base dei vaccini quadrivalenti già disponibili.
In generale, l’influenza è causata dal Orthomixovirus; i sintomi febbre alta, dolori muscolari e articolari, rinorrea (naso che cola), mal di gola e vari problemi respiratori oltre a un senso di spossatezza. Di solito, si guarisce del tutto nel giro della settimana, potrebbe volerci leggermente di più per calmare completamente la tosse e liberarsi del senso di malessere.
Influenza gennaio 2019: un milione di italiani già colpito
All’inizio della stagione influenzale è già stato colpito un milione di italiani circa; il trend sembra muoversi sulla stessa linea di quello dello scorso anno, quindi, con tutta probabilità il picco dell’epidemia si verificherà intorno alla seconda o terza settimana di gennaio. Alla fine, le previsioni dell’Istituto di sorveglianza epidemiologica dell’Istituto superiore di Sanità riferiscono che saranno in tutto 5 milioni gli italiani che verranno contagiati.
Corsa in extremis per i vaccini anche se si sarebbe dovuto correre ai ripari ben prima. La somministrazione del vaccino anti-influenzale è sempre utile, dicono gli esperti, anche se pur facendolo il prima possibile non si potrà essere al sicuro in prossimità del Capodanno quando inizierà il picco di cui si diceva prima.